Dopo La prima nazionale di ieri dello spettacolo con protagonista Rossella Brescia nei panni di Carmen, prosegue la rassegna di eventi "Il filo rosa. Percorsi d’arte al femminile" che hanno animato non solo il 25 novembre, ma un intero mese dedicato alla lotta contro la violenza di genere. Il tutto, in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo e Officine della cultura. "Sensibilizzare la cittadinanza su un tema così drammaticamente al centro delle cronache - ha sottolineato l’assessore Giovanna Carlettini - è un’attività importante ed è per tale motivo che l’assessorato alle pari opportunità ha regalato ad Arezzo un panorama di eventi ricco e appassionante. Vogliamo che si rifletta sui femminicidi che avvengono reiteratamente e sul momento che spesso li precede: essi si consumano infatti dopo un estremo e definitivo tradimento nei confronti delle donne, con gli uomini che spacciano ‘l’ultimo incontro’ come una richiesta di chiarimento o addirittura riappacificazione mentre hanno già chiaro il proposito che si prefiggono". Aperta fino al 15 dicembre la mostra personale di Valentina Formisano alla multisala Eden di via Guadagnoli, prima tappa del "filo rosa"… intessuto a ingresso gratuito.
Roberta di Mario, pianista, compositrice e direttrice artistica si esibirà al Teatro Pietro Aretino stasera stasera 26 novembre dalle 21 con lo spettacolo "Ala: elegia in tre atti" e ancora il teatro di via Bicchieraia ospiterà lunedì 2 dicembre alle 21 il concerto/reading "Storie della buonanotte per bambine ribelli" con l’Orchestra multietnica di Arezzo in versione femminile ed Elena Ferri. E ancora, venerdì 13 dicembre alle 21 Ebbanesis in concerto, il duo composto da Viviana Cangiano alla voce e Serena Pisa alla voce e alla chitarra. "In ‘Il filo rosa’ - dichiara Massimo Ferri, presidente di Officine della cultura - la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne diviene per noi la celebrazione della creatività e del talento delle donne attraverso la musica e l’arte, seguendo il principio che nulla è ciò che sembra, come rappresentato dalla mostra di Valentina Formisano, filo conduttore della rassegna. Senza rinunciare a porre l’accento sull’importanza dell’arte come strumento formativo ed educativo, capace di promuovere valori d’inclusione, rispetto e crescita personale. Siamo inoltre lieti di presentare nell’ambito della rassegna un’Orchestra multietnica di Arezzo inedita, interamente al femminile, costituita appositamente per questa preziosa occasione d’incontro".