Raccolta a due velocità. Arezzo cresce ancora ma è ultima nel riciclaggio

Il dato provinciale non brilla nel panorama toscano nonostante un +1,5%. Capolona, Monte San Savino e Subbiano i Comuni migliori nell’Aretino. .

AREZZO

C’è un dato positivo ed uno negativo nei dati comunicati dalla Regione Toscana in merito alla raccolta differenziata nel 2023. La buona notizia è quella che sia a livello regionale che a livello provinciale, limitatamente ad Arezzo, la variazione percentuale è positiva. La Regione passa al 66,64% salendo di poco, ma pur sempre di un +0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (gennaio-dicembre 2022). Nel 2023 la produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,15 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell’1% rispetto al 2022. Anche il dato pro capite è diminuito di 6,6 kg/abitante passando da 593 a 587 kg/abitante rispetto al 2022. Da segnalare che a diminuire è la parte non differenziata dei rifiuti (quasi -23.000 t rispetto al 2022) mentre la raccolta differenziata è rimasta costante. A scala di Ambito il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è stato quello di ATO Toscana Costa che ha superato il 71% aumentando però di meno di un punto rispetto all’anno precedente. ATO Toscana Centro scende sotto il 68% (quasi un punto in meno rispetto al 2022). In ulteriore miglioramento il risultato di ATO Toscana Sud che supera il 58% di raccolta differenziata con tre punti percentuali in più rispetto al 2022. Bene anche la crescita su base provinciale per Arezzo: qui la differenziata sale in dodici mesi di un +1,5%. Peccato però che la crescita non basti per lasciare l’ultimo posto della classifica presentata dalla Regione Toscana. Già perchè il territorio aretino è ultimo nella classifica redatta e che vede al primo posto Lucca. La città delle mura si distingue come più virtuosa con il 77,48% di raccolta differenziata, percentuale stabile rispetto al 2022. Seguono Prato con il 71% di differenziata (-2,7 punti rispetto al 2022). Ecco quindi Massa Carrara con il 69,81% di differenziata (+ 2,4% punti), poi Pisa con il 69,40% (+0,3 punti) e il capoluogo regionale, Firenze, con il 68,11% (-1 punto). Siena con il 63,39% di differenziata (+3,9 punti) precede Pistoia che vanta il 63,21% (+1,6 punti), poi c’è Livorno con il 61,10% di differenziata (+1,9 punti). Penultimo posto nel Granducato per Grosseto con il 59,43% di differenziata (+3,6 punti) e Arezzo con il 56,52% di differenziata (+1,5 punti).

Scendendo poi nel dettaglio provinciale ecco che è possibile stilare una classifica dei Comuni più virtuosi. Al primo posto in una teorica "top 5" ecco Capolona che sfiora l’80%, registrando un ottimo 78,96% seguita da Monte San Savino che con il 77,03% è il primo ente della Valdichiana aretina, seguito da Subbiano con il 75,81%, quindi Civitella in Val di Chiana che si conferma con il 75% (per la precisione 74,99%). Al quinto posto ecco Castiglion Fibocchi con il 71,22%. Tra i Comuni con più abitanti Montevarchi è "maglia rosa" ma con il 65,90%, poi c’è Cortona con il 64,48%, San Giovanni Valdarno con il 57,38% che precede di pochissimo Arezzo (57,37%), quindi Sansepolcro (48,38%). Per quanto riguarda invece la "flop 5", ovvero i territori ai lati opposti della classifica secondo i dati forniti dalla Regione, figurano realtà come Sestino (20,10%), Castel Focognano (22,64%), Badia Tedalda (24,18%) Talla (24,89%) e Castel San Niccolò (25,35%).

Matteo Marzotti