Raccolta differenziata. Il Valdarno segna il passo

I dati comunicati dalla Regione indicano che di strada da fare ce n’è ancora parecchia.

Raccolta differenziata in Valdarno. Molte luci e poche ombre

Raccolta differenziata in Valdarno. Molte luci e poche ombre

Arezzo, 15 novembre 2024 – Continua a crescere la raccolta differenziata in Toscana, che nel 2023 si è attesta al 66,64%, con un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Ma in Valdarno Aretino le cose non vanno così bene. I dati resi noti dalla Regione evidenziano luci (poche) e ombre (parecchie) nel territorio a cavallo tra le province di Arezzo e Firenze. Da Laterina Pergine a San Giovanni la situazione è poco rosea. Infatti solo quattro i comuni del Valdarno aretino che mostrano un segno più nella raccolta differenziata rispetto al precedente report. Parliamo, per l'appunto di Laterina Pergine, dove però la percentuale è molto bassa (+0,18%), di Castelfranco Piandiscò (+0,17%), di Montevarchi, che segna l'impennata più alta (+5,27%) e di Terranuova Bracciolini (+0,16). Tutti gli altri comuni sono "dietro la lavagna", pur con alcuni distinguo. A partire da Bucine (-1,62%), per proseguire con Cavriglia (-0,29%),che con Laterina hanno la "maglia nera" in termini di percentaule di raccolta differenziata. C'è poi Loro Ciuffenna (-0,13%, ma con una percentuale elevata) e San Giovanni (-0,81%, ma siamo oltre il 57%).

I comuni del Valdarno che hanno la percentuale più alta di Rd sono quelli del Valdarno Fiorentino, con Rignano che per la prima volta supera addirittura l'80%. Nel versante aretino Loro Ciuffenna guida questa speciale classifica con un più che lusinghiero 66,40%. “La Toscana porta avanti con determinazione e continuità politiche per uno sviluppo sostenibile, ed in questo contesto la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti è imprescindibile – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Abbiamo scelto di sostenere e incrementare la raccolta differenziata come strumento principale per fare del rifiuto una nuova miniera di materia prima. I risultati si vedono, con meno rifiuti ma soprattutto meno indifferenziato. Sono fiero della sensibilità dimostrata dalle nostre amministrazioni e dai nostri cittadini, veri protagonisti di questa svolta positiva verso un’economia sempre più circolare”.

“La Toscana – dichiara l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni - ha imboccato con forza la strada dell’economia circolare e i risultati di progressivo miglioramento delle raccolte differenziate e di riduzione della produzione dei rifiuti sono lì a testimoniarlo e rappresentano un merito che va riconosciuto, in primis, alle cittadine e ai cittadini toscani, sempre più attenti all’ambiente e ai propri responsabili comportamenti individuali, e poi a tutto il sistema istituzionale, dai Sindaci ai gestori pubblici, che continuano a promuovere e a mettere in campo serie politiche di sostenibilità sul territorio. Desidero anche rivolgere un sincero ringraziamento all’Agenzia Regionale Recupero Risorse che grazie al proprio quotidiano operato svolge un ruolo fondamentale per tutto il sistema toscano rispetto al monitoraggio dei complessi dati che gravitano intorno al mondo dei rifiuti”. “Adesso – prosegue Monni - serve compiere un ulteriore passo in avanti per imprimere l’accelerazione decisiva rispetto al percorso in atto. Può essere fatto approvando il nuovo Piano dell’Economia Circolare, uno strumento fondamentale per dare forza e sempre maggiore solidità alle politiche toscane in materia di conversione ecologica. Abbiamo infatti il dovere di accompagnare l’impegno individuale e collettivo con scelte coraggiose e lungimiranti. Dopo un lunghissimo lavoro durato anni, per il quale ringrazio tutti gli uffici regionali e il Consiglio regionale, in particolare la IV Commissione consiliare, possiamo dimostrare che ancora una volta Regione Toscana è pronta a fare la sua parte con e per i toscani.”