La voce di Bruno Pizzul ha attraversato il tempo, accompagnando i sogni di gloria di una nazione (calcistica) intera, tra generazioni di giovani di belle speranze e campioni affermati in maglia azzurra pronti ad inseguire il trofeo più ambito. E proprio le telecronache degli Azzurri, la voce di Pizzul, si legano anche ad Arezzo. Sabato 2 giugno 1990, come recitano gli almanacchi. Allo stadio Comunale scendono in campo i francesi del Cannes in maglia rossa e dall’altra parte - in campo con una divisa bianca e azzurra che sembra quella usata in allenamento - l’Italia di Vicini. Una formazione, quella italiana, che tra una settimana circa debutterà nel Mondiale delle "Notti magiche", quelle che vedranno tra i protagonisti Totò Schillaci. Nella serata aretina però a prendersi la scena è un ragazzo che deve ancora compiere 25 anni: Gianluca Vialli. È lui a trasformare il rigore del vantaggio italiano al 37’ per poi raddoppiare al 72’, lasciando subito dopo il terreno di gioco per far posto a Schillaci. Quel test arbitrato da Marcello Nicchi, raccontato da Pizzul, vedrà tra le altre cose l’ingresso in campo al 79’ di un 17enne Zinedine Zidane. Una serata storica per Arezzo, ma più in generale anche per il mondo del calcio, raccontata da Bruno Pizzul come si può sentire ancora oggi nei filmati disponibili su varie piattaforme. Una voce per eccellenza quella del telecronista nato nel 1938 a Udine, scomparso ieri a 86 anni. Una vita per lo sport raccontando, descrivendo e trasmettendo, immagini, gesti ed emozioni.
Un compito non facile, soprattutto pensando alla sera del 29 maggio del 1985 quando si consumò la tragedia dello stadio Heysel. Una finale di Coppa dei Campioni, la vittoria della Juventus sul Liverpool, macchiata dalla carica dei tifosi inglesi che costò la vita a 39 spettatori, di cui 32 italiani. Tra loro il medico aretino Roberto Lorentini e Giuseppina Conti di 17 anni. Un’esperienza che portò Pizzul nell’ottobre del 2015 ad Arezzo, invitato dall’Associazione fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel, Panathlon e dal Coni Regionale della Toscana. Pizzul moderò il convegno a cui presero parte tra i vari relatori anche Antonio Tajani, all’epoca vicepresidente del Parlamento Europeo e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Nel 2015 quanto contattammo Bruno Pizzul in occasione del convegno che si sarebbe tenuto ad Arezzo - spiega Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel - ricordo che si rese subito disponibile a prendere parte a questo appuntamento. È sempre stato sensibile al tema della violenza nello sport ed ha sempre dato il proprio contributo per questa causa".