“Ragazzi fuori sbarca” ad Arezzo, mercoledì le telecamere di Rai Uno in centro

Sabato 21 settembre i giovani protagonisti a Uno Mattina con Stefano Pieri

Riprese Uno Mattina

Riprese Uno Mattina

Arezzo, 17 settembre 2024 – Arezzo e i suoi giovani tornano a Uno Mattina. Grazie al nuovo format "Ragazzi fuori", sabato 21 settembre uno spaccato della realtà delle nuove generazioni sarà protagonista nella popolare trasmissione del servizio pubblico.

Questo mercoledì pomeriggio nel centro di Arezzo sarà realizzato un servizio con protagonisti ragazze e ragazzi, ma anche alcune realtà cittadine che si occupano di aggregazione e diffusione dei corretti stili di vita. Fondamentale per la buona riuscita del programma è la collaborazione con gli istituti scolastici cittadini, con l'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Arezzo, con le associazioni e i Quartieri della Giostra.

Rai Uno e Uno Mattina tornano ad Arezzo dopo la puntata dello scorso aprile de «I maturandi», sempre con le interviste dello psicologo della strada Stefano Pieri e la regia di Andrea Rispoli, figlio d'arte del grande presentatore Luciano Rispoli. Anche il nuovo format per la stagione televisiva 2024-2025, nato da l’ennesima brillante idea di Giovanni Taglialavoro, Capo-autori della trasmissione Rai “Uno Mattina in famiglia”; rappresenta un’evoluzione delle rubriche degli scorsi anni: "Generazione P", dedicato ai giovani del secondo e terzo anno delle superiori in tempi di pandemia e "Generazione Tsunami", dedicato agli studenti delle seconde classi delle scuole medie.

Il servizio andrà in onda il sabato, intorno alle ore 9,45, all’interno della nuova stagione di "Uno Mattina in Famiglia", con la conduzione di Beppe Convertini, Monica Setta e Ingrid Muccitelli. “Nelle mie interviste – dice Stefano Pieri, psicologo e psicoterapeuta, specializzato da oltre venti anni in progetti scolastici incentrati sul mondo emotivo e psico-affettivo delle giovani generazioni - cerco sempre di stimolare gli studenti a tirare fuori i propri stati d’animo, le proprie emozioni e il proprio sguardo verso il futuro, sia personale e professionale che sociale.

Dopo essere entrato per molti anni nelle Scuole d’Italia con i miei lavori sulla prevenzione psicologica, incontrandomi continuamente con insegnanti motivati, genitori che desiderano aprire una comunicazione vera e significativa con i loro figli, e ragazze e ragazzi assetati di strumenti psicologici che sappiano decodificare le loro emozioni più profonde, quest’anno cercherò di entrare nel mondo interiore dei giovani attraverso i loro momenti di svago, alla ricerca delle loro passioni più profonde e dei loro interessi extra-scolastici, dove il loro lato personale psicologico più vero avrà più facilità ad emergere.”