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Ragazzo di 16 anni salva un uomo colpito da infarto, il 50enne: “È il mio angelo custode”

L’incontro tra i due nell’ospedale di Arezzo. Il giovane Alessandro ha usato il defibrillatore su Marcello che ha avuto un arresto cardiaco durante una cena

L'incontro in ospedale tra Alessandro, 16 anni, e Marcello, 50 anni (Foto Falsetti)

Arezzo, 12 luglio 2023 – “È il mio angelo custode e ogni volta che lo vedo o ci si scrive mi emoziono. Avendo tre figli anche loro lo ringrazieranno a vita”. Così Marcello, il 50enne di Arezzo colpito da infarto durante una cena di scout in parrocchia venerdì scorso e salvato sul posto da un ragazzo, 16 anni, Alessandro, che ha saputo usare correttamente un defibrillatore.

Lo ha imparato in un corso a scuola e nell'emergenza, gestita in modo eccellente con altri amici minorenni, lo ha sottoposto a tre scariche e poi gli ha effettuato un massaggio cardiaco. Manovre salvavita decisive in attesa del medico del 118. Un altro ragazzo di 15 anni chiamava intanto l'emergenza, una ragazza di 17 allontanava i bambini spaventatissimi, tutto mentre il 50enne in pubblico accusava l'attacco cardiaco.

Oggi Marcello e Alessandro si sono incontrati nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Arezzo. "Non mi sarei aspettato tutta questa notorietà - commenta Alessandro - Ho applicato solo quello che ho appreso a scuola. Questo dimostra quanto sono importanti questi corsi”. Il 50enne oggi torna a casa, viene dimesso ma non dimenticherà quanto vissuto: “Questo cittino (ragazzo, in vernacolo aretino, ndr) ha fatto un gesto che, se questi corsi venissero fatti con capillarità potrebbero fare anche altri come lui. È molto importante diffondere questo messaggio”.

Alessandro concorda e si schermisce: “Ho fatto solo fatto il mio dovere”. La vicenda ha scosso la parrocchia di San Marco, in città. Il 50enne si è sentito male nella festa conclusiva dei 'campi solari’, le iniziative estive dell'oratorio. “Hanno agito con sangue freddo, coraggio e altruismo”, ha detto con orgoglio il parroco don Alessandro Conti. C'erano anche degli adulti ma i più rapidi a prendere in mano subito la situazione sono stati i giovanissimi del gruppo scout, che si sono velocemente coordinati per dare soccorso.