"Con l’ultima rapina di due giorni fa siamo già a 21 furti quest’anno, nel mirino le aziende orafe. Inoltre sono in crescita tutti i reati. La provincia di Arezzo è passata, quanto a criminalità, dal 71° al 52° posto in Italia" sono le parole di Luciano Ralli, del gruppo consiliare Pd. "Dopo quasi un decennio di amministrazione di centrodestra e due anni di governo nazionale di analoga maggioranza, la percezione di insicurezza è aumentata, nonostante le numerose promesse di rafforzamento della sicurezza cittadina, continua Ralli. Sono consapevole che i dati si riferiscono all’ambito provinciale ma il peso del comune di Arezzo è predominante. E so altrettanto bene che il Comune non è l’unico attore responsabile in tema di sicurezza, poiché questo richiede la collaborazione di istituzioni a diversi livelli, comprese le forze dell’ordine e gli organi di governo regionale e nazionale. Ma tra queste nostre consapevolezze e il nulla dell’amministrazione comunale di centro destra, il passo è lungo". Luciano Ralli ricorda che "Le misure di sicurezza messe in atto fino ad oggi si sono dimostrate inefficaci nel contrastare questa ondata criminale tanto che sale alta la richiesta di aiuto degli orafi che per voce della presidente della consulta degli orafi chiedono di non dover loro organizzare addirittura ronde notturne o richiedere l’intervento dell’esercito". A sostegno delle sue parole porta dei dati forniti dal Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’interno: aumento dei reati ad Arezzo (10.439 nel 2023 contro 9.234 nel 2022, di cui il 40% nel comune di Arezzo).
CronacaRalli: "La criminalità è in costante crescita"