FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Referendum sulla revisione delle Asl. Oltre 3mila firme, primo traguardo

Raggiunto il primo obiettivo per la richiesta di referendum sulla revisione delle mega-Asl. 3441 le firme raccolte, 1000 delle quali...

Il sindaco di Montevarchi

Il sindaco di Montevarchi

Raggiunto il primo obiettivo per la richiesta di referendum sulla revisione delle mega-Asl. 3441 le firme raccolte, 1000 delle quali arrivate dal Valdarno. Plaudono i promotori dell’iniziativa, che hanno ricordato come la decisione sull’ammissibilità spetterà al Collegio di Garanzia. Il conteggio delle firme è stato effettuato a Firenze nella Sala Expo del Consiglio regionale, che ha sancito il raggiungimento del primo traguardo. "Siamo veramente soddisfatti del riscontro avuto in così poco tempo - hanno affermato i protagonisti della mobilitazione, tra cui il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai - La sanità è un tema particolarmente sentito nella nostra vallata in cui i cittadini hanno risposto massicciamente per chiedere un forte cambiamento, presentandosi spontaneamente per firmare. Abbiamo accolto famiglie, anziani, giovani che hanno evidenziato enormi criticità vissute ogni giorno per una sanità regionale che in 10 anni è drammaticamente peggiorata con l’aumento delle liste di attesa, ospedali e servizi depotenziati, pronto soccorso in tilt per carenza di personale e mancanza di posti letto. Le azioni fatte ad hoc da Giani per tamponare una situazione che denunciamo da anni, come la chiusura del Serristori e le conseguenze della migrazione sul pronto soccorso della Gruccia, viene superficialmente annunciata una collaborazione tra Asl diverse, a testimoniare che la gestione inadeguata della sanità del Valdarno che segnaliamo da anni è vera". La mobilitazione dei gruppi politici e associativi è stata traversale: da Prima Montevarchi a Terranuova Futura, dalle Liste Civiche Sangiovannesi a ad Alleanza Civica per Figline e Incisa, dalla Lega a Forza Italia fino a Rifondazione Comunista. In campo anche il comitato Vittime di Podere Rota, il Movimento Consumatori di Arezzo, le associazioni Enea e Aasra, l’associazione I’ Bercio, Terra Libera Tutti e il Forum Toscano Movimenti per l’Acqua. "A distanza di 10 anni - hanno aggiunto i promotori - è vissuta sulla pelle dei toscani la decisione d’imperio della Regione nel 2015 che è voluta passare da dodici a tre mega Asl, accentrando il potere, peggiorando i servizi rendendoli più distanti dai cittadini e con un buco di bilancio della sanità che è arrivato addirittura a 1 miliardo di euro, che Giani sta facendo ripagare ai toscani con il secondo anno di innalzamento dell’Irpef".