MARCO CORSI
Cronaca

Referendum sulla sanità. Bilancio positivo per i promotori valdarnesi

Le quasi 3.500 firme sono state consegnate al Consiglio Regionale da tutti i comitati toscani coinvolti nella mobilitazione. Presente anche una delegazione del Valdarno formata dalle Liste Civiche Sangiovannesi, dal Comitato Le Vittime di Podere Rota e dal Forum Toscano movimenti per l’acqua.

Una delegazione dei comitati valdarnesi

Una delegazione dei comitati valdarnesi

Arezzo, 17 marzo 2025 – L'obiettivo è stato raggiunto e le 3.441 firme raccolte, necessarie per avviare l'iter per il referendum consultivo sulle mega ASL in Toscana, sono state consegnate al Consiglio Regionale da tutti i comitati toscani coinvolti nella mobilitazione. Presente anche una delegazione del Valdarno formata dalle Liste Civiche Sangiovannesi, dal Comitato Le Vittime di Podere Rota e dal Forum Toscano movimenti per l’acqua. Si tratta di un primo, importante traguardo per i comitati promotori del referendum sul sistema sanitario regionale della Toscana. È stato ricordato come in poche settimane una mobilitazione trasversale abbia coinvolto comitati, associazioni, liste civiche e vari partiti su tutto il territorio regionale, permettendo di superare la soglia necessaria per presentare il quesito referendario e la relativa relazione sanitaria in Consiglio Regionale, per chiedere ufficialmente l'indizione del referendum Consultivo sulla sanità Toscana .

"In appena due settimane abbiamo raggiunto e superato il nostro obiettivo. La grande partecipazione alle nostre due uscite pubbliche dimostra quanto il tema della sanità, con tutte le sue criticità, sia particolarmente sentito in Valdarno - hanno sottolineato le Liste Civiche Sangiovannesi - Cittadini, medici e operatori sanitari che si sono avvicinati ai nostri gazebo hanno segnalato, ancora una volta, problematiche e disservizi gravi, evidenziando come il tanto decantato modello della 'Sanità Toscana', improntato a logiche aziendalistiche e di risparmio manageriale, in dieci anni non sia stato all'altezza di rispondere in modo efficace ai reali bisogni della popolazione".

"A dieci anni dalla nostra denuncia sui rischi che avrebbe prodotto l'accorpamento delle AUSL, il tema torna con forza - hanno concluso i civici - La grande mobilitazione che ha accompagnato l'avvio dell'iter referendario sia da monito per la politica regionale: è l'ultima, cruciale occasione di ripensare il modello sanitario con cui abbiamo convissuto nell'ultimo decennio. Per andare incontro alle esigenze reali dei toscani, non è mai troppo tardi!". Ora la palla passa al Consiglio Regionale, che presto sarà chiamato a rispondere alla richiesta di consultazione popolare.