Gaia Papi
Cronaca

Regala il suo negozio, ma nessuno lo prende

Per ora solo diversi interessati. “Ma insisto: lo faccio per Rigutino”. Conti aveva rilevato l’attività dai genitori: la offre per evitare che il paese resti scoperto di negozi

T15CI02_

Antonio Conti

Arezzo, 3 ottobre 2024 – “Cedesi negozio arredato in comodato d’uso”. Davanti all’unico market di Rigutino, lungo la regionale 71, c’è ancora la scritta affissa dal proprietario Antonio Conti. A una settimana dall’annuncio “sono tanti gli interessati che hanno chiamato e sono venuti a vedere il negozio, ma non si è concluso ancora niente” spiega Conti pronto a cedere in comodato il suo supermercato pur di non veder chiusa l’attività, presidio per Rigutino da cui è partito il grido di allarme: “Sta chiudendo tutto”.

“Da quando sono nato - spiega Conti - qui c’era il negozio dei miei genitori, era solo 35 metri ma era l’unico insieme al Santa Prisca di Arezzo. Io poi l’ho portato a 160 metri di superficie, con doppia cassa e registratore adeguandomi, già nel 1978, ai tempi. A Rigutino, negli anni 90, c’erano 42 attività commerciali, ora sono rimasti due bar, alcuni forni e un paio di ristoranti.

“Lo faccio per spirito di servizio verso i residenti spiega - che sono venuti sempre da me in negozio e mi chiedono in continuazione quando riapro. Molti sono anziani come me e non ce la fanno ad andare ad Arezzo o a Castiglion Fiorentino, fare la strada tutti i giorni è lontano”. Al supermercato, garantisce “non manca niente, è al passo coi tempi perchè a me è sempre piaciuto anticipare. Vederlo chiuso mi fa stare male. Spero che la cessione gratuita sia un modo per incentivarne la riapertura per la gioia di chi ora si sente senza il suo punto di riferimento”. C’è l’arredo e l’occorrente per la vendita. “Basta attaccare la corrente e il gioco è fatto”, dice. Poi un piccolo affitto, “ma di quello se ne parlerà” spiega Antonio, a Rigutino un’istituzione, conosciuto anche perché sopravvissuto all’Heysel nella strage dello stadio prima della finale di coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool nel 1985, dove perse la figlia 17enne Giuseppina. “Negli anni ‘90 a Rigutino c’erano decine di attività commerciali. Persone interessate hanno chiamato da Arezzo, Castiglion Fiorentino. Stasera (ndr ieri) verrà un signore di Camucia. Insomma di movimento c’è, spero il prima possibile qualcuno si decida a fare il primo passo. Io quello che potevo, l’ho fatto”.

Un gesto, per cercare di salvare Rigutino che “a oggi conta oltre 800 famiglie e 2600 abitanti; ma in tutta la zona sono oltre 5mila i residenti. È un centro nevralgico anche per la densità di popolazione e per importanti presenze artigianali” spiega Domenico Alberti, del gruppo Futuro per Rigutino. “E’ fondamentale garantire a chi non ha una macchina, specie gli anziani, un presidio minimo con beni di prima necessità, senza costringerli ad andare fino a Castiglion Fiorentino. Per non parlare della banca che il 12 ottobre verrà chiusa. Banca e supermercato sono beni necessari”. Con il gruppo nato spontaneamente da alcuni abitanti, ha lanciato l’appello a coloro che avevano disponibilità di locali di calmierare gli affitti. Conti ha risposto. “Questo gruppo continuerà a sensibilizzare sul problema, incoraggiato anche dal gesto di Conti” conclude Alberti.