Ricette elettroniche in tilt. Pazienti e medici in crisi. Santini: "È inaccettabile"

Problemi al sistema da due settimane e le prescrizioni cartacee non bastano. Il vice segretario della Federazione dei medici di famiglia denuncia i disagi:. "Disservizio totale, siamo molto arrabbiati". Il rischio aggressioni sullo sfondo. .

Ricette elettroniche in tilt. Pazienti e medici in crisi. Santini: "È inaccettabile"

Disagi importanti per pazienti, medici di base e personale di segreteria

di Gaia Papi

AREZZO

E’ ancora caos nella prescrizione delle ricette dei medici. Ormai da oltre due settimane il sistema di scrittura e spedizione delle prescrizioni dematerializzate dai medici ai pazienti sta subendo continui blocchi, a volte di ore e ore, a volte più ridotti. Un problema nazionale di natura tecnica, hanno spiegato Regione e Asl, legato al sistema centralizzato gestito dalla società Sogei, società del Ministero. Un problema che sta interessando anche Arezzo mettendo in grande difficoltà medici e pediatri.

"La scorsa settimana, soprattutto martedì e mercoledì, in trentasei ore ho avuto trecento prestazioni bloccate, fra analisi del sangue, visite e prescrizioni di medicinali" spiega il dottor Guido Santini, vicesegretario provinciale Fimmgr e nella federazione regionale. "Un blocco che ci ha messo seriamente in difficoltà, in un momento come questo di vaccini e malattie stagionali" continua il dottore. "Fra la varie prescrizioni rimaste bloccate c’è stata anche quella di un medicinale salvavita destinato ad un mio paziente. Non è stato facile riuscire ad ottenerlo. Tutto questo anche perché le ricette rosse sono ormai contingentate in un’ottica di completa dematerializzazione di tutte le ricette farmaceutiche. Abbiamo sei ricettari l’anno, per circa 600 ricette, pochissime se consideriamo che ne faccio un centinaio al giorno".

Una situazione che lentamente dovrebbe tornare alla normalità.

"Ieri (ndr lunedì) sera il sistema è saltato solo, ormai ci troviamo a dire, per 40 minuti. Ho avuto bloccate 30-40 ricette senza sapere quando il sistema sarebbe ripartito, quindi costretto a tenere un occhio continuo sul computer. E adesso, da un momento all’altro, senza preavviso, potrebbe esserci un nuovo blocco".

Insomma, continuano ad essere giorni veramente difficili.

"Il disservizio è totale e gravissimo. Siamo molto arrabbiati. Ne va della salute del paziente, e della loro sopportazione. Elemento che in tempi di aggressioni crescenti, va tenuto seriamente in considerazione" spiega il dottor Santini.

"Il disagio è anche nostro, ma siamo preoccupati per la salute dei nostri pazienti. Cerchiamo di aiutarli ma non è facile fisicamente. Siamo tutti dalla stessa parte. E’ questo che vogliamo comunicare" continua il dottor Santini. "Quindi è necessario che il disservizio venga annunciato a tutti, per specificare come il medico non ci possa far niente, che non è sua responsabilità. E inoltre: è necessario trovare una soluzione alternativa in caso di black out per garantire la continuità di un pubblico servizio" spiega. Una situazione, come racconta il dottore, a cui si è cercato di sopperire come si è potuto per continuare a garantire i servizi essenziali ai cittadini. Continua Santini: "Se siamo riusciti ad andare avanti nonostante tutto è grazie ai nostri collaboratori in segreteria che hanno fatto un super lavoro per tamponare la situazione veramente difficile".