REDAZIONE AREZZO

Riconsegnato alla comunità un dipinto della Pieve di Galatrona

L’opera è stata restaurata. Stamani la cerimonia di ricollocazione.

Il dipinto restaurato

Il dipinto restaurato

Arezzo, 21 novembre 2024 – Stamani tolto il velo al dipinto “Madonna con Bambino e i Santi Francesco e Macario” di autore ignoto toscano della prima metà del XVII secolo. Il quadro, un olio su tela di dimensioni cm. 172 x 124 con cornice in legno modanato e dipinto, è stato restaurato e verrà ricollocato nella sua attuale ubicazione nella Pieve di San Giovanni Battista di Galatrona a Mercatale Valdarno. Nel quadro sono rappresentati la Vergine col Bambino, circondata da cherubini; in atto di adorazione ci sono S. Francesco e S. Macario abate con il teschio in mano e il libro appoggiato a terra; sullo sfondo è raffigurato un castello fortificato e turrito, identificato col vicino castello di Galatrona, dalla cui chiesa distrutta intitolata a San Macario e alla Vergine Maria proviene il dipinto. Il restauro dell’opera è stato promosso circa un anno fa dall’allora Sindaco di Bucine Nicola Benini, finanziato dal titolare della Fattoria Petrolo Luca Sanjust e realizzato dalle restauratrici Paola Baldetti e Marzia Benini del Consorzio RICERCA. “Il restauro – dichiara Benini - è stato promosso sulla scia della presentazione del libro “Arte e Restauro a Bucine”, una bellissima pubblicazione realizzata circa 2 anni fa dal Comune di Bucine che raccoglie tutte le opere d’arte ubicate nel territorio, e spero vivamente che questa iniziativa venga riproposta per altre opere che necessitano di restauro, alcune anche presenti anche in questa Pieve di Galatrona”.

“Ho aderito volentieri a questa iniziativa – dichiara Luca Sanjust titolare della Fattoria Petrolo e grande appassionato di arte – perché la mia famiglia è molto legata a questo territorio, ed in particolare alla Torre di Galatrona rappresentata nel dipinto restaurato”.

“Grazie alle sapienti mani delle restauratrici – spiega Ilaria Pennati della Soprintendenza – il dipinto ha recuperato la piena leggibilità degli equilibri cromatici, prima gravemente offuscati dal tempo; quest’opera, insieme a numerosi altri capolavori bisognosi di altrettante cure, appartiene ad un complesso di grande interesse storico-artistico. La Pieve di Galatrona rappresenta infatti uno dei tanti fiori all’occhiello del territorio aretino su cui la Soprintendenza, sotto la guida dell’architetto Gabriele Nannetti, esercita quotidianamente la propria attività di alta sorveglianza. Per rendere ancora più proficuo tale impegno occorre una convergenza con le istituzioni locali e con i soggetti privati interessati a vario titolo a valorizzare un patrimonio unico quanto vulnerabile. In questa prospettiva ogni restauro ben riuscito è un importante traguardo raggiunto e la premessa per un nuovo progetto conservativo. Ben vengano quindi altre iniziative di restauro e approfondimento critico che, grazie ad un felice connubio pubblico-privato, possano salvaguardare e promuovere il ricco contesto culturale di Galatrona.”

“Siamo contente di aver portato a termine questo restauro – affermano le restauratrici Paola Baldetti e Marzia Benini – Speriamo che questo primo passo possa aiutare a trovare i fondi necessari per restaurare anche gli altri dipinti che sono all’interno della Pieve. Ringraziamo Nicola Benini e Luca Sanjust per il loro prezioso contributo.”