ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Finalmente libero il camionista: ricoverate in psichiatria le due stalker

Madre e figlia di 36 anni hanno reso impossibile la vita a Paolo Zignani di Borello e a tutti gli abitanti di Badia Prataglia. Ora si trovano nell’ospedale San Donato di Arezzo

Le due stalker che hanno reso la vita impossibile al camionista di Borello Paolo Zignani

Le due stalker che hanno reso la vita impossibile al camionista di Borello Paolo Zignani

Cesena, 4 febbraio 2025 – L’incubo delle due stalker di Arezzo parrebbe essere finito. Le due donne, madre e figlia, che da giugno rendono impossibile la vita del camionista di Borello Paolo Zignani, sono state ricoverate in psichiatria all’ospedale San Donato di Arezzo questa mattina alle 9.

"Finalmente riuscirò a dormire senza interruzioni, cosa che non faccio da giugno – dice l’autotrasportatore 57enne assistito dall’avvocato Raffaele Pacifico –. Anche questa notte, fino all’una ho ricevuto telefonate. Ora finalmente tutto tace”. Le due donne di Badia Prataglia, madre e figlia di 36 anni che Zignani conosce solo di vista, hanno inviato all’autotrasportatore di Borello 837 servizi non richiesti e fanno vivere in un incubo, da trent’anni, gli abitanti di Badia Prataglia.

I numerosi episodi di stalking 

Gli episodi di stalking sono iniziati per il 57enne con l’arrivo dei carri funebri (ben 50 quelli mandati dalle due donne in cinque mesi). Gli ausiliari delle pompe funebri parcheggiavano sotto casa del 57enne, con lui che li accoglieva increduli mentre gli operatori delle onoranze funebri gli spiegavano che erano lì per ritirare la sua salma. Poi sono arrivati a casa sua fiorai, imbianchini chiamati a pitturare casa, giardinieri, muratori, agenti immobiliari, restauratori, carri attrezzi, taxisti e corrieri con abiti da sposa, confetti, bomboniere, vini, pizze, panini. A casa del 57enne si sono presentati uomini che gli hanno raccontato che una donna (la 36enne stalker) aveva creato un profilo su un sito di incontri online, presentandosi come sua moglie. Uomini che pretendevano incontri sessuali a pagamento. L’avvocato Pacifico aveva richiesto per le due stalker l’arresto o in alternativa il ricovero in struttura psichiatrica.

Il racconto alla Vita in Diretta

Zignani è andato più volte ospite della Vita in Diretta su Rai 1, dove nei giorni scorsi è stata mostrata l’inviata Rai mentre veniva aggredita con un manico di scopa e con una pentola di acqua calda da una delle due stalker di Badia Prataglia. Fortunatamente l’inviata non è rimasta ferita. Dopo numerose denunce e procedimenti penali per atti persecutori e procurato allarme a carico delle due donne di Arezzo, e dopo che il magistrato di sorveglianza di Firenze aveva dichiarato la pericolosità sociale della più giovane e disposto il ricovero in struttura idonea, è arrivato questa mattina il ricovero all’ospedale di Arezzo.

Il sindaco di Poppi, Federico Lorenzoni, venerdì scorso aveva riunito un tavolo tecnico in Comune, con l’Ausl e i servizi sociali per affrontare il caso che ha portato il paesino di Badia Prataglia sotto i riflettori. Sono diverse le persone vittime delle due stalker in paese. Ora, con il ricovero all’ospedale di Arezzo, l’incubo dovrebbe essere finito.