
Le sigle sindacali hanno richiesto la convocazione del tavolo istituzionale in Regione
Tornano a riaccendersi i riflettori sulla vertenza Abb E-Mobility di San Giovanni Valdarno. A rendere noti gli ultimi sviluppi sul caso che si aprì bruscamente a novembre 2024 è stata Valentina Vadi nel corso delle comunicazioni rese al Consiglio comunale di ieri. Il primo cittadino ha spiegato al parlamentino cittadino che le sigle sindacali hanno richiesto la convocazione del tavolo istituzionale in Regione Toscana per monitorare l’accordo sui contratti di solidarietà siglato a Firenze il 24 gennaio. È stata l’occasione per riannodare i fili della vicenda. "Il 24 gennaio - ha riferito Vadi - viene sottoscritto e firmato dalle parti sociali, dalla Regione Toscana e dall’azienda un accordo di solidarietà che riguarda 86 lavoratori della durata di un anno, lavoratori che provengono da diversi settori dell’azienda. Per verificare l’andamento di questo contratto di solidarietà il 27 febbraio si è svolta una riunione presso la casa comunale con le Rsu e organizzazioni sindacali provinciali. La discussione è stata franca e diretta, il tempo di valutare l’accordo è ancora effettivamente poco, però già in quella sede hanno deciso come segreterie provinciali ed Rsu sindacali di richiedere alla Regione Toscana una nuova e rapida convocazione del tavolo istituzionale per monitorare insieme l’andamento dell’accordo di solidarietà". Questo per sottolineare che i sindacati hanno trovato nella sede istituzionale un luogo utile, di confronto e tutela. "La richiesta - ha sottolineato il sindaco di San Giovanni - è stata formulata direttamente in Regione Toscana il 5 marzo da parte delle Rsu e delle segreterie provinciali e appena avremo la convocazione ne darò risposta". A fine gennaio, dopo una lunga trattativa che ha coinvolto sindacati, rappresentanti istituzionali e della multinazionale Abb E-Mobility, leader nei settori dell’elettrificazione, automazione e produzione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, è stato raggiunto un accordo che scongiurava il licenziamento di 33 dipendenti a tempo indeterminato. L’accordo superava infatti la prospettiva di esuberi forzosi e limitava invece a 23 unità le uscite volontarie incentivate. Ora Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil vogliono continuare a vederci chiaro. Circa due settimane fa Lisa Vannelli, capogruppo di San Giovanni Civica, aveva suonato un campanello d’allarme durante una trasmissione andata in onda su Tv1. "C’è stato un cambio al vertice e la nuova dirigenza dovrà confermare gli impegni presi in precedenza" aveva chiosato l’esponente dell’opposizione.