FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Riforma del sistema sanitario. Di Ponte sostiene il referendum

L’intento è quello di rivedere l’assetto organizzativo in tre Asl regionali di area vasta per tornare a 12

Il gruppo consiliare di Terranuova Futura sosterrà la proposta di referendum

Il gruppo consiliare di Terranuova Futura sosterrà la proposta di referendum

Anche il gruppo consiliare di Terranuova Futura sosterrà la proposta di referendum consultivo promosso dal Comitato Regionale per la Sanità Pubblica. L’intento è quello di rivedere l’assetto organizzativo in 3 Ausl di area vasta in vigore dal 2015 per tornare alle 12 precedenti. Il gruppo guidato da Mauro Di Ponte ha evidenziato le criticità emerse dopo la riforma regionale. "A fronte di un personale sanitario sempre più qualificato, formato e specializzato, che propone anche in Toscana centri di eccellenza, il livello della quantità e qualità dei servizi resi ai cittadini è fortemente inadeguato - si legge in una nota diffusa da Terranuova Futura - Basti citare solamente le lunghe liste d’attesa per un esame specialistico, spesso con date di prenotazione che superano l’anno d’attesa; oppure i lunghi tempi di accesso e di ricovero nei pronti soccorsi, con personale sempre più ridotto numericamente e non organizzato per affrontare la continua emergenza. A tali argomenti potremmo aggiungere che i tempi d’attesa magicamente si riducono o azzerano se invece ci si rivolge al sistema privato così come gli stipendi dei dipendenti del sistema sanitario pubblico non sono adeguati all’impegno, alla responsabilità e al carico di lavoro". Il gruppo politico d’opposizione ha inoltre sottolineato come l’ospedale del Valdarno rappresenti un esempio emblematico di queste inefficienze. Da qui la proposta di tornare ad un ordinamento istituzionale più vicino al territorio e alle amministrazioni comunali che conoscono da vicino i problemi legati alla sfera della sanità pubblica. "Per questo - aggiunge lo schieramento di minoranza - è necessario che ai tre grandi super manager delle tre macroaree regionali, nominati dal presidente della Regione a cui solo rispondono, si sostituiscano direttori di strutture territoriali, che siano a contatto continuo con le complessità e diversità dei singoli territori e soprattutto che siano nominati dalle assemblee provinciali dei sindaci, a cui devono fare riferimento". Terranuova Futura non è l’unica forza politica locale che si è espressa a favore del referendum. Le Liste Civiche Sangiovannesi hanno già fatto sapere che oggi saranno presenti all’incontro che si terrà a Firenze nella sala degli affreschi del Consiglio regionale aperto a tutte le associazioni, i comitati, le organizzazioni politiche e le sigle sindacali. "Siamo convinti che l’istituzione delle aree vaste abbia fortemente danneggiato la sanità toscana, a danno dei cittadini e dei loro rappresentanti" ha spiegato la portavoce Catia Naldini. In prima linea anche il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che ad inizio febbraio ha lanciato ufficialmente la raccolta firme in comune.