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Il borgo di Ponina
Riqualificato con un investimento di 120 mila euro l’antico borgo di Ponina, conosciuto come il Santo perché al suo interno c’è una preziosa pieve dedicata a Sant’Apollinare, chiamato semplicemente "Il Santo" dai bizantini. Il piccolo borgo di Ponina è un gioiello che si trova sotto le Torri di Belfiore ed è inserito nel sentiero di Sagresto, che fa parte della rete sentieristica comunale. Un paesino attraversato da molti turisti e che ora diventa ancora più attrattivo con la riqualificazione portata avanti dall’amministrazione comunale di Capolona. Una nuova pavimentazione in pietra e punti luce più potenti.
"La nostra idea è sempre stata quella di portare economia nel territorio anche attraverso il turismo lento, attività green e cultura - dice il sindaco di Capolona Mario Francesconi - riqualificando le varie località. Siamo già intervenuti a Casavecchia e Bibbiano con lavori di ristrutturazione delle piazze ora utilizzate per cinema all’aperto e per concerti. Eventi che nell’estate sono stati molto apprezzati sia dagli abitanti di questi paesi che dagli ospiti delle strutture ricettive, oltreché dai cittadini delle zone limitrofe che hanno potuto scoprire queste bellissime terrazze sulla piana di Arezzo".
E di bellezze da ammirare in questo piccolo borgo ce ne sono tante. Ponina vanta una preziosa pieve dedicata a Sant’Apollinare, costruita dal vescovo ravennate Adalberto che fece edificare al Pionta di Arezzo un tempio in onore di San Donato. "I lavori al Santo terminati proprio in questi giorni - dice il sindaco Mario Francesconi - e sono andati oltre la semplice rimozione della pavimentazione in asfalto e la posa di una nuova pavimentazione in simil pietra. Hanno infatti interessato anche il rifacimento dei sottoservizi e i punti luce che sono stati ampliati. Un investimento di circa 120mila euro per questo importante intervento che è stato portato a termine grazie al lavoro degli uffici comunali e ai finanziamenti del Gal Appennino Aretino destinati al rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali".
Il Santo ha avuto come parroco anche don Tarquinio, prete, partigiano e sindaco e tra i suoi tesori da scoprire ha una Crocefissione del XII secolo ritrovata durante uno degli ultimi restauri ad opera della Soprintendenza di Arezzo. Un borgo tutto da scoprire che il sindaco Francesconi ha in mente di mostrare a primavera con una giornata di festa dedicata a cittadini e turisti.
So.Fa.