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Rinasce il boa delle sabbie: ecco l’ultima scoperta

La fauna italiana è composta da circa 60.000 specie animali, il suo patrimonio faunistico è infatti tra i più ricchi...

Il disegno «Ri-scoperta» degli alunni della 1 A

Il disegno «Ri-scoperta» degli alunni della 1 A

La fauna italiana è composta da circa 60.000 specie animali, il suo patrimonio faunistico è infatti tra i più ricchi d’Europa. A queste specie si aggiungono le nuove scoperte, come si può annoverare quella del boa delle sabbie (Eryx jaculus), dato per estinto dal 1937 in Romania, e riscoperto nel 2015 nella provincia di Agrigento, Sicilia. Questa è stata però una "ri-scoperta" perché era già stato attestato presso gli antichi Greci, i quali sembra che lo lanciassero nelle navi nemiche come arma destabilizzante prima dell’assalto. I ricercatori ne hanno scoperti sei esemplari, tre sono morti mentre gli altri sono stati catturati, studiati e poi rilasciati nel loro habitat. Secondo gli zoologi la specie sarebbe stata presente nel sud della regione da secoli, non sarebbe però mai stata individuata per il suo comportamento: è un animale notturno che trascorre le giornate nascosto sottoterra. È un serpente innocuo della famiglia Boidae ed è descritto robusto e corto in quanto è lungo dai 30 ai 50 cm, solo in rari casi la femmina può raggiungere una lunghezza di 80 cm. Si nutre di lucertole, topi...insomma è un carnivoro; ed è un ovoviviparo, ossia non depone le uova ma queste si schiudono nel ventre della madre che partorisce da tre a dodici piccoli in estate. L’interesse verso questa specie sta crescendo e di conseguenza gli studi a riguardo e la percezione della sua salvaguardia.