Riporta per un giorno il cucciolo di Letizia al canile: la bimba morta lo aveva scelto lì

Luca Fiacchini ha perso moglie e figlia investite a San Leo: ora vive con Alvin, preso dalla bambina alla Cella. E i volontari lo hanno invitato per stargli vicino

Luca Fiacchini con il cucciolo al canile

Luca Fiacchini con il cucciolo al canile

Arezzo, 4 aprile 2016 - Si aggira tra le gabbie come a cercare uno sguardo, un sorriso, una voce. Quelli che ha perso. Luca Fiacchini li ha persi a SanLeo, frazione che per lui è il simbolo di una giornata tragica: quella della morte della moglie Barbara e della figlioletta Letizia. Travolte e uccise dall'auto guidata da un romeno che da allora o quasi è in carcere

Sabato Luca era al canile della Cella. A inseguire il passato. Perché il suo cane era stato preso lì. E perché a sceglierlo era stata Letizia. L’avevano colpita i suoi occhioni dolci. Letizia tra i tanti cuccioli al canile comunale aveva scelto lui, Alvin, l’ottavo di una cucciolata.

«Era venuta con la mamma Barbara a marzo» racconta Alessandra Capogreco, presidente della sezione Enpa che gestisce il canile con 80 volontari. «Era al settimo cielo per la possibilità di avere un cane tutto suo. Nei giorni seguenti Letizia e la mamma vennero spesso a chiedere informazioni e a farsi istruire sul cucciolo. La loro era una scelta consapevole, fatta con il cuore».

Sabato la presidente ha invitato il babbo di Letizia, Luca Fiacchini e Alvin per passare un po’ di tempo insieme e ricordare quei momenti felici, quando il cagnolino, entrò nelle loro vite. A distanza di due mesi da quel giorno maledetto in cui una minicar travolse la piccola di 10 anni e la mamma, senza lasciar loro scampo, la presidente ricorda: «Il giorno in cui abbiamo saputo della tragedia stavamo andando a fare un’iniziativa nelle scuole elementari, la notizia è stata un vero choc, decidemmo di sospendere il progetto».

C’e’ spazio per qualche momento di commozione: «Sono contento che l’avesse scelto lei - dice Luca con gli occhi rossi - e ricordo che gli faceva spesso i dispetti, giocavano sempre insieme. Mia moglie poi l’adorava. Aveva mille attenzione per lui». Alvin scorrazza per il canile, non si ricorda che la sua storia è iniziata da qui. Oggi Alvin corre vicino a Luca, non lo lascia un minuto. Adesso è lui ad avere bisogno di affetto.