Rischio idraulico: lavori in corso a Policiano: "Bonifica montana e riassetto del bacino"

A Policiano, Arezzo, interventi per mitigare il rischio idraulico post-alluvione 2019. Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno al lavoro per garantire sicurezza e riassetto del territorio.

Rischio idraulico: lavori in corso a Policiano: "Bonifica montana e riassetto del bacino"

A Policiano, Arezzo, interventi per mitigare il rischio idraulico post-alluvione 2019. Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno al lavoro per garantire sicurezza e riassetto del territorio.

Interventi per mettere al sicuro Policiano. Il ricordo della terribile ondata di maltempo che il 27 luglio 2019 ha colpito duro la città di Arezzo, a distanza di anni, è ancora ben impresso nella memoria di tutti. A Policiano, tra e zone più colpite, sono al lavoro gli uomini e i mezzi del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con l’obiettivo di affrontare e risolvere, con una serie di interventi in progress, le criticità idrauliche e idrogeologiche dell’area, la cui fragilità è stata drammaticamente evidenziata dall’alluvione. A dirlo è la presidente Serena Stefani che spiega: "Stiamo eseguendo un intervento di bonifica montana che porterà al riassetto complessivo dell’intero bacino. Attualmente è in corso ed è quasi ultimato il primo stralcio di interventi, finanziati dalle risorse messe a disposizion. Successivamente contiamo di proseguire con il secondo stralcio, per il quale il Consorzio ha già richiesto un finanziamento. Potrebbero addirittura servire ulteriori studi, approfondimenti e contributi per completare gli interventi diffusi, necessari alla concreta mitigazione del rischio idraulico in un’area estremamente delicata e complessa come questa". "L’intervento prevede la realizzazione di una canaletta in legno e la posa in opera di un rivestimento ecocompatibile per il consolidamento del fondo, opere essenziali per avviare il processo di mitigazione del rischio idraulico in un’area come questa", aggiunge l’ingegner Matteo Isola, dirigente dell’area tecnica del Consorzio. "Questo è un intervento diffuso, che necessita di essere realizzato per successivi step – sottolinea la presidente - Massimo sarà l’impegno del Consorzio a reperire le risorse per proseguire l’opera di messa in sicurezza".