REDAZIONE AREZZO

La guida Michelin premia l’Aretino: arrivano conferme per tre locali

La celebre pubblicazione dedicata al turismo e alla gastronomia è uscita con gli ultimi aggiornamenti. I ristoranti di Silvia Baracchi, Luca Fracassi e dei fratelli Scapecchi ancora tra i migliori di tutta Italia

Guida Michelin, per Il Falconiere di Silvia Baracchi un’altra conferma

Arezzo, 16 novembre 2023 – La guida Michelin anche quest’anno parlerà in parte aretino. Sono tre i ristoranti che si sono visti confermare la stella, all’interno di un elenco che ha registrato un incremento di dieci unità a livello nazionale rispetto allo scorso anno, passando quindi da 385 a 395 ristoranti stellati. Un dato significativo di quanto e come sia cresciuta la guida che 65 anni fa circa partì con poco più di 80 locali insigniti della stella.

Andando a redigere la cartina dei locali inseriti nella guida ecco che in Valdichiana si distingue Il Falconiere di Cortona, celebrato per la "cucina di grande qualità" si legge anche sul sito della guida, dove viene celebrata ovviamente anche la location alle pendici di Cortona, "guidando in un paesaggio idilliaco fatto di stradine tra muretti a secco e campi di proprietà dell’azienda agricola Baracchi, proprietaria del ristorante e del magnifico omonimo relais". Menzione particolare per vino, olio e i piatti legati alla cultura del territorio. Tra l’altro nel 2022 il Falconiere di Silvia Baracchi ha festeggiato il traguardo dei venti anni all’interno della guida realizzata da Michelin. Il viaggio poi prosegue con il ristorante Octavin, in pieno centro ad Arezzo, più precisamente nella scalinata Camillo Berneri, a due passi dalle Poste centrali. Qui è la casa del locale di Luca Fracassi, in una atmosfera minimalista. "La capacità di osservare il proprio territorio ha permesso allo chef-patron, Luca Fracassi, di capire che la geografia variegata della sua provincia è una risorsa e fonte inesauribile d’ispirazione" si legge nella recensione.

Il terzo locale, un’altra conferma, tra gli stellati è il Terramira di Capolona. Una realtà curata dai fratelli Lorenzo e Filippo Scapecchi, che nel 2019 hanno aperto i battenti facendo subito i conti con la pandemia e suoi effetti. "Tradizione e innovazione - si legge sul sito - trovano una perfetta fusione nella cucina di Terramira dove i fratelli Filippo e Lorenzo chef e sommelier, hanno unito la loro passione e la loro esperienza, maturata attraverso qualificate esperienze in locali di eccellenza, per dare vita al loro sogno". Una cucina di qualità torna a ripetere la guida che assegna una stella nell’elenco dei migliori ristoranti italiani.

M.M.