REDAZIONE AREZZO

Robert Black e i maestri . Società storica, gli incontri

Con una conferenza di Robert Black su due maestri aretini del passato, Goro d’Arezzo e il Pollastra, prende avvio il...

Con una conferenza di Robert Black su due maestri aretini del passato, Goro d’Arezzo e il Pollastra, prende avvio il...

Con una conferenza di Robert Black su due maestri aretini del passato, Goro d’Arezzo e il Pollastra, prende avvio il...

Con una conferenza di Robert Black su due maestri aretini del passato, Goro d’Arezzo e il Pollastra, prende avvio il nuovo ciclo organizzato dalla Società storica aretina su "Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea". L’incontro è in programma lunedì 13 gennaio, alle 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino. Curato da Giovanni Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto e si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio istituzionalizzato, prima di élite e poi di massa.

Nella Toscana del tardo medioevo, Arezzo era uno dei centri più cospicui nell’insegnamento della grammatica. Fra i maestri di grammatica italiani del medioevo, un posto notevole era occupato da Goro d’Arezzo, la cui opera principale fu un commento della "Pharsalia" di Lucano scritto fra il 1348 e il 1368, in cui faceva numerosi rinvii espliciti agli autori classici. Giovanni di Giuliano Lappoli, detto il Pollastra, nacque ad Arezzo nel 1465, dove ricevette ripetutamente l’incarico di maestro pubblico di grammatica. Rientrato dall’esilio a Siena, collaborò con il Rosso Fiorentino nella progettazione della decorazione della chiesa della SS. Annunziata. Il Vasari mette in evidenza le "bizzarrìe (scaturite) dal bello ingegno di messer Giovanni Polastra".

Robert Black (nella foto) è professore emerito di Storia del Rinascimento nel Regno Unito, all’Università di Leeds. Laureato a Chicago e dottore di ricerca all’Università di Londra, è socio della Royal Historical Society e della Deputazione Toscana per la Storia Patria, socio onorario dell’Accademia Petrarca e della Società Storica, oltre che membro e professore della Villa I Tatti di Firenze. Il suo libro "Machiavelli" fu nominato nel 2013 libro dell’anno dal "The Times Literary Supplement".

Il ciclo di conferenze prosegue, sempre all’Auditorium Ducci: il 4 febbraio Pierluigi Liccardello parlerà dei luoghi aretini della formazione dall’alto medioevo al Trecento. Riccardo Neri il 12 febbraio terrà una conferenza sulla formazione dei Camaldolesi nel medioevo. Federica Vitali approfondirà il Collegio Serristori in epoca napoleonica il 25 febbraio. Poi l’attenzione si sposterà sulla scuola elementare aretina nell’Ottocento con Giovanni Galli e nel primo Novecento con Iacopo Maccioni. Le conferenze sono ad ingresso libero.