ROBERTO BERTONCINI
Cronaca

Rogo alla "Valentino", niente inquinamento

Secondo la relazione Arpat l’incendio ha avuto un impatto circoscrivibile alle immediate vicinanze dello stabilimento

di Roberto Bertoncini

L’incendio dei capannoni della Valentino Shoes Lab ha avuto un impatto limitatamente circoscrivibile alle immediate vicinanze dello stabilimento. È questo quanto emerge dall’esito dei sopralluoghi e delle verifiche effettuate dal dipartimento Arpat di Arezzo sull’area dei capannoni andati a fuoco a Levane. Una realtà completamente distrutta dalle fiamme divampate nella notte tra il primo e il 2 aprile, un rogo iniziato intorno alla mezzanotte e domato in larga parte solamente verso le cinque del mattino. I tecnici di Arpat Arezzo sono stati chiamati in causa dalla sala operativa della Protezione Civile della Città metropolitana di Firenze e già nella mattina dello scorso venerdì erano presenti in via Valiani per effettuare gli accertamenti necessari.

Contestualmente era già stato contattato anche il dipartimento di prevenzione della zona Valdarno dell’Asl per le dovute valutazioni e azioni conseguenti. Sono due fondamentalmente gli aspetti presi in considerazione da Arpat: gli eventuali sversamenti nei corsi d’acqua e le possibili emissioni generate dall’incendio. Per quanto riguarda i primi, i tecnici con il supporto della polizia municipale del Comune di Bucine hanno individuato il recapito delle acque meteoriche dei piazzali. Queste confluivano nel borro di Caposelvi che a sua volta si getta nel torrente Ambra, un affluente del fiume Arno. Nella relazione si legge come "i tecnici presenti hanno verificato che in prossimità dello scarico le acque presentavano una lieve colorazione anomala, riconducibile verosimilmente all’evento", cioè l’incendio dello stabilimento, e che, "comunque, il corso d’acqua era caratterizzato da una discreta portata".

Tale fenomeno però, precisa Arpat, già "a pochi metri dall’evento non era più osservabile". Per il secondo aspetto, Arpat rende noto di aver attivato il proprio settore specialistico di modellistica previsionale per la "valutazione delle ricadute a seguito delle emissioni generate dall’incendio".

In prima battuta i tecnici hanno analizzato la situazione meteorologica nella notte tra il primo e il 2 aprile 2021: "Sulla Toscana il cielo si presentava sereno o poco nuvoloso, associato a venti deboli di direzione variabile tendenti a provenire dai quadranti occidentali. Alla luce dei dati e di tale analisi considerato che nella zona, durante la fase iniziale dell’incendio, il vento è risultato piuttosto modesto, le aree di ricaduta delle sostanze rilasciate in atmosfera maggiormente interessate sono risultate quelle comprese in un settore fino a 300 metri dallo stabilimento Valentino Shoes Lab". L’assenza di venti particolarmente forti ha quindi impedito la diffusione a lungo raggio delle emissioni dell’incendio, oltre che a limitare la propagazione delle fiamme verso le fabbriche più vicine. I dati del lavoro sono stati poi condivisi con gli enti interessati, "in primis Comune e Asl per i provvedimenti di competenza ed eventuali approfondimenti".

Detto questo, adesso rimane da affrontare la delicata situazione che riguarda i lavoratori del sito. Sono 160 i dipendenti in cassa integrazione. Per venerdì pomeriggio è previsto un secondo incontro tra sindacati e proprietà per parlare di come l’azienda intende ripartire con il lavoro e l’eventuale temporanea ricollocazione di alcuni lavoratori in siti produttivi alternativi.