MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Rogo distrugge otto auto e un camper. Danni da 100mila euro: ipotesi dolo

I mezzi parcheggiati sotto la struttura di un impianto fotovoltaico vicino al campo sportivo di San Giustino .

Rogo distrugge otto auto e un camper. Danni da 100mila euro: ipotesi dolo

lLORO CIUFFENNA

Un rogo tremendo nel cuore della notte e a pochi metri dalle abitazioni. Si sono vissuti momenti di grande apprensione verso le 2 di ieri a San Giustino Valdarno, frazione del comune di Loro Ciuffenna, per il vasto incendio divampato in via Falcone e Borsellino. In fumo otto auto e un camper parcheggiati sotto una delle quattro pensiline in acciaio che ospitano nella parte superiore un impianto fotovoltaico. Tettoie installate da una quindicina di anni sul suolo pubblico da una società privata dell’energia pulita e che nel tempo, pur non essendo la loro destinazione, si sono trasformate in un posteggio al coperto utilizzato dai residenti della zona. Ed è stato proprio uno di loro, svegliato dal crepitio delle fiamme, ad accorgersi che si erano già levate alte e anzi in pochi minuti avevano ormai aggredito la maggioranza dei veicoli sistemati sotto una delle coperture. Immediatamente è scattato l’allarme con la telefonata al numero dell’emergenza e in breve sul posto sono arrivate due squadre dei Vigili del Fuoco, una del distaccamento di Montevarchi e l’altra dal Comando di Arezzo. Da Inferno dantesco la scena che si è presentata ai soccorritori con le lingue di fuoco che avevano avvolto la struttura e i mezzi, rendendo impossibile rimuoverli e sottrarli ad una fine inesorabile.

Notevole l’impegno dei pompieri che hanno dovuto lavorare fino al sorgere del sole prima per aver ragione dell’incendio e quindi per mettere in sicurezza l’area non distante dallo stadio comunale del paese. Un’opera che ha consentito di evitare qualunque conseguenza negativa per le persone del quartiere. Da una prima stima i danni risultano ingenti e potrebbero sfiorare i 100 mila euro. Oltre alle macchine e al caravan, infatti, si sono trasformati in un ammasso di lamiere fumanti più di cento pannelli solari che erano collocati sopra i circa 170 metri quadri della pensilina bruciata. Spetterà adesso ai tecnici dei Vigili del Fuoco e ai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni ricostruire la dinamica dei fatti. Ieri pomeriggio si è svolto un nuovo sopralluogo nell’area e sono state raccolte alcune testimonianze, ma gli accertamenti proseguiranno anche nella mattinata di oggi. Dalle prime verifiche, tuttavia, si ritiene che la scintilla fatale per l’innesco del rogo non sia dovuta a un malfunzionamento dell’impianto per la produzione di energia alternativa, mentre non si esclude che sia partita da uno dei mezzi in sosta. Al momento nessuna ipotesi viene accantonata dagli inquirenti, compresa l’origine dolosa.