MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Rogo in due appartamenti a Levane. L’atto vandalico di tre tredicenni

Le indagini della polizia giudiziaria e dei vigili del fuoco hanno permesso di capire che era un incendio doloso

Rogo in due appartamenti a Levane. L’atto vandalico di tre tredicenni

Rogo in due appartamenti a Levane. L’atto vandalico di tre tredicenni

Poco meno di un mese di indagini per far venire a galla una verità inquietante. A innescare la scintilla del rogo scoppiato tre settimane fa in due appartamenti di Levane Alta, seconde case in quel momento disabitate nella frazione montevarchina, è stato il gesto vandalico di tre tredicenni. Ragazzini terribili adesso rintracciati e deferiti al Tribunale dei Minori di Firenze per danneggiamento seguito da incendio. A chiarire che l’origine delle fiamme non fosse da attribuire al malfunzionamento degli impianti elettrici sono stati gli accertamenti avviati dalla Polizia Giudiziaria dei Vigili del Fuoco di Arezzo che ha operato in collaborazione con i Carabinieri della stazione levanese. La vicenda risale ai primi di giugno quando alcuni residenti del piccolo borgo avevano dato l’allarme dopo aver notato il fumo denso che usciva dal piano superiore di una palazzina.

Giunti sul posto in pochi minuti, i pompieri aveva circoscritto l’incendio e impedito che aggredisse l’intero stabile poi, tuttavia, dichiarato inagibile con danni ingenti. Erano subito iniziate le verifiche di rito e i Vigili del Fuoco si erano resi conto che qualcosa non quadrava. Tra gli elementi "dissonanti" anche alcune scritte e sigle lasciate sulle pareti, quasi una firma degli autori. Insomma, quanto bastava per far cadere l’ipotesi della causa accidentale e per dare il la ad ulteriori approfondimenti che alla fine hanno confermato la natura dolosa degli eventi. Per risalire ai responsabili gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza degli edifici privati vicini e raccolto le testimonianze degli abitanti.

E il cerchio si è stretto rapidamente attorno ad un gruppetto di adolescenti avvistato in quelle ore dagli occhi elettronici della videosorveglianza e da quelli altrettanto attenti dei paesani. Confrontando i vari riscontri i sospetti sono diventati certezze e i militari della caserma di Levane nei giorni scorsi hanno suonato al portone delle famiglie dei giovanissimi per contestare gli addebiti. Ignote le ragioni di un comportamento preoccupante soprattutto per le possibili conseguenze. Per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta, ma il pericolo è stato reale senza contare l’entità del danno economico subito dai proprietari. Difficile dunque trovare una logica ai motivi che hanno spinto i ragazzi ad agire; forse una bravata o una scommessa finita nel peggiore dei modi.

Di certo resta lo sconcerto per l’età verdissima dei protagonisti e non è la prima volta, peraltro, che il Valdarno diventa teatro di imprese poco edificanti di under 18. Basterebbe ricordare i vandalismi al Palazzetto dello Sport di viale Matteotti a Montevarchi e al parcheggio multipiano di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa a San Giovanni. Allora furono utilizzati gli estintori, nel primo caso per imbrattare i locali interni, nel secondo per mettere fuori uso i rilevatori di fumo dell’impianto antincendio.