LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Rondine, uno stradone per la pace. Folla in marcia sulla Setteponti poi il collegamento con Liliana Segre

La senatrice a vita parlerà ai giovani raccolti nell’Arena di Janine inaugurata per la sua testimonianza. In serata altri protagonisti al Teatro Tenda: Pif e Claudio Bisio col film da regista. Traffico chiuso e navette.

Rondine, uno stradone per la pace. Folla in marcia sulla Setteponti poi il collegamento con Liliana Segre

Rondine, uno stradone per la pace. Folla in marcia sulla Setteponti poi il collegamento con Liliana Segre

Una signora coi capelli di neve oggi avrà occhi solo per loro. Liliana Segre: si definisce da anni "una vecchia signora" quasi a sminuire la potenza della sua testimonianza sull’orrore vissuto nel lager di Auschwitz. E a far capire quanto quella bufera avrebbe potuto colpire ciascuno di noi. Oggi Liliana si collegherà con Rondine, la sua Rondine, impegnata a inaugurare l’Arena di Janine, dedicata alla pagina più commovente del suo racconto. Janine è l’amica mandata a morire sotto i suoi occhi: grata che quel nome proprio grazie alla cittadella rimanga nel tempo, oltre il gas, oltre il terrore. Realizzata con diecimila ore di lavoro degli alpini, parte dei quali oggi raccoglieranno il meritato applauso. In coda alla marcia della pace, che anche quest’anno apre il Festival Youtopic: un serpentone colorato di partecipanti, sulla Setteponti, chiusa al traffico, navette. Partenza dall’ex Ipercoop e arrivo a Rondine, attraversando Ponte Buriano e sfiorando l’Arno. Tante scuole ma anche una realtà variegata: suore, frati, ex magistrati, gruppi di amici. E politici: confermata la presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, quella del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, in prima fila il vescovo Andrea Migliavacca. E quanti vorranno unirsi, nel rispetto delle regole di Rondine: non bandiere, equilibrio tra i popoli per i quali si richiede la pace. Un anno fa erano in quattromila.

All’arrivo li aspetta l’Arena di Janine e Liliana Segre. Lei in collegamento video, il figlio Alberto sul prato del borgo, a rendere ancora più concreto il messaggio della mamma.

Appesi alle parole di quella "vecchia signora" e insieme a quelle degli studenti ospiti della cittadella: russi e ucraini, israeliani e palestinesi. La vicinanza tra "nemici" sulla quale lo stesso Papa ha costruito gli ultimi eventi, a Rondine è vita quotidiana. In cima a una tre giornipensata sotto il segno dell’incontro. Nel pomeriggio Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega giovani, e poi Pif, regista, attore, conduttore radiofonico. Ha scoperto Rondine se ne è innamorato e la racconta sulle onde radio. Oggi nella Cittadella alle porte di Arezzo racconterà se stesso intervistato nel Teatro Tenda da Sergio Valzania, per una vita protagonista del mondo Rai. In serata Claudio Bisio, nella versione di regista, presenterà il suo primo film: "L’ultima volta che siamo stati bambini". È la storia di un gruppo di amichetti, parte dalla deportazione degli ebrei romani: tre ragazzini vedono sparire il loro compagno di giochi, cominciano a cercarlo in giro per l’Italia, tra i paradossi della storia e le pieghe dell’adolescenza. In fondo, un’altra Janine, come lei vittima, direbbe Liliana Segre, della sola colpa di essere nato. Ma come lei consegnato all’eternità, grazie a una Cittadella sull’Arno, a qualche migliaio di marciatori, a un pugno di alpini: o alla semplice voglia di rompere gli schemi e ricostruirli daccapo.