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Rondine vola in Vaticano. La Cittadella della Pace e il suo metodo al centro del dibattito

La Pontificia Università Lateranense celebra così la sua apertura. Sabato una giornata di studi sull’approccio relazionale al conflitto. Da Parigi l’elogio del ministro Valditare alla realtà nata nel 1998.

Rondine vola in Vaticano. La Cittadella della Pace e il suo metodo al centro del dibattito

di Gaia Papi

AREZZO

Il Metodo Rondine torna ad essere al centro del dibattito accademico internazionale attraverso il convegno che si terrà sabato nella Pontificia Università Lateranense, nella Città del Vaticano. "Studi e ricerche sull’approccio relazionale al conflitto. Prospettive in dialogo sul Metodo Rondine" è il titolo della giornata di studi che avvierà un progetto di ricerca, questa volta tra Rondine Cittadella della Pace e la Pontificia Università Lateranense, grazie al supporto della Fondazione Cattolica. Nel 2010 il Metodo Rondine era stato oggetto della prima conferenza internazionale a Washington, alla presenza di circa quindici tra i più importanti esperti ed accademici delle maggiori università mondiali, riuniti per portare ognuno di loro il proprio contributo. Oggi sono le università a chiedere che il Metodo Rondine venga presentato alle comunità accademiche. L’obiettivo è quello di offrire delle risposte alle questioni cruciali e sempre più urgenti che la società ci impone come dimostra la rapida escalation della violenza a livello globale anche alla luce del tragico riaccendersi del conflitto armato in Medio Oriente, ma anche delle altrettanto drammatiche vicende che affliggono l’Ucraina, il Nagorgo Karabakh, l’Africa e centinaia di altri teatri di guerra dimenticati in tutto il mondo, lontani magari dai rfilettori ma dove ogni giorno i conflitti causano morte e distruzione. Una società non solo conflittuale, ma sempre più complessa e accelerata che necessita di strumenti concreti. Il Metodo Rondine si pone in questa direzione, per evitare che il conflitto degeneri in odio e violenza, e che possa diventare un incontro di differenze capace di generare nuove visioni condivise e generative, prospettive di pace e sviluppo. Nella Pontificia Università Lateranense verranno presentate le ricerche che sino ad ora sono state tematizzate e approfondite dal panorama accademico europeo ed extraeuropeo attorno al Metodo Rondine, raccogliendo i contributi dei docenti degli atenei italiani e internazionali e da coloro che hanno svolto attività di formazione nei diversi percorsi di Rondine, con l’obiettivo di ripercorrere la storia intellettuale che ha dato vita ad una riflessione sull’esperienza dell’approccio relazionale al conflitto che, da più di venti anni, anima la Cittadella della pace, fondata nel 1998 da Franco Vaccari. Infine l’auspicio è quello di aprire a nuove prospettive di ricerca, grazie a una sinergia di visione, riflessione e azione che si concretizzi in un lavoro di ricerca congiunto dove sarà indispensabile un esercizio di dialogo aperto tra le due istituzioni e tutti i loro partner e destinatari.

E a proposito di Rondine, il ministro Valditara proprio ieri in trasferta nel quartier generale dell’Unesco a Parigi ha tenuto a raccontare "una bella esperienza che noi abbiamo valorizzato" in quanto Italia. L’accordo "del ministero dell’Istruzione con l’associazione Rondine che ospita ragazzi che provengono da Paesi in conflitto e mette nelle stesse classi giovani che nel loro Paese sono nemici l’uno contro l’altro. Questi ragazzi - ha sottolineato Valditara - impararano con la cultura, con l’educazione, con la formazione a dialogare, a rispettarsi ad apprezzare le loro differenze. A far sì che quelle differenze non siano momenti di conflitto ma momenti invece di pace, di crescita, di arricchimento".