Rubava chili d’argento nella sua azienda. Il giudice lo libera dagli arresti domiciliari

L'operaio accusato di furto di argento nella sua azienda ad Arezzo è stato rilasciato ma con divieto di dimora nel comune. Il giudice non ha confermato gli arresti domiciliari. Indagini in corso.

Rubava chili d’argento nella sua azienda. Il giudice lo libera dagli arresti domiciliari

Rubava chili d’argento nella sua azienda. Il giudice lo libera dagli arresti domiciliari

L’arresto è stato convalido ma l’operaio accusato di aver rubato argento nella sua azienda è stato riemesso in libertà, anche se nei suoi confronti è stato applicato il divieto di dimora nel comune dove ha sede l’azienda. È quanto disposto dal giudice per le indagini preliminari Giulia Soldini, ieri durante l’udienza di convalida di arresto del 39enne italiano. Il Gip non ha accolto la richiesta della Pm Francesca Eva che aveva richiesto la conferma degli arresti domiciliari.

Secondo quanto era stato ricostruito dagli uomini della Questura di Arezzo l’uomo aveva trafugato in azienda un totale di quattro chili e mezzo di argento. Materiale prezioso con il quale gli agenti della squadra mobile guidati dal dirigente Davide Comito l’operaio era stato bloccato all’uscita dell’orario di lavoro. Con sè era stato sorpreso con due chilogrammi di argento puro in grani.

Le indagini erano partite dopo la segnalazione dei titolari dell’azienda aretina che avevano denunciato un ammanco di quasi 200mila euro. Subito erano partiti gli accertamenti con l’aiuto delle telecamere di sicurezza. Videosorveglianze che ha incastrato l’uomo trafugare il materiale che stava lavorando. Da qui gli agenti della mobile sono entrati in azione aspettando l’uomo alla fine del turno fuori dall’azienda. Così è stato inchiodato con la refurtiva. Poi era stata la volta dellla perquisizione di casa sua dove i poliziotti hanno trovato altri due chilogrammi di argento e denaro in contato, provento - ipotizzano gli investigatori - di ricettazione. Al momento è soltanto un’ipotesi su cui gli inquirenti stanno portando avanti ulteriori approfondimenti.

L.A.