Sabato i funerali di Ricci. Morto sul lavoro a Genova

L’operaio di 39 anni è precipitato mentre lavorava in un vano ascensore

Sabato i funerali di Ricci. Morto sul lavoro a Genova

Marco Ricci aveva. 39 anni

Si svolgeranno sabato nella chiesa di San Paolo Apostolo,

la parrocchia a sud del centro di Sansepolcro, i funerali di Marco Ricci, l’operaio di 39 anni morto venerdì scorso a Genova mentre stava lavorando nel vano ascensore della palazzina ex Amiu, in fase di ristrutturazione come ludoteca del Parco del Memoriale del Ponte Morandi.

Il corpo dello sfortunato operaio, dipendente di una ditta di carpenteria metallica operante nel capoluogo biturgense che aveva ottenuto in subappalto i lavori, arriverà direttamente dal capoluogo ligure nel corso della mattinata e alle ore 12 verrà celebrata la Santa Messa. Non vi sarà quindi l’allestimento della camera ardente e a occuparsi del trasferimento a Sansepolcro è l’Asef, agenzia specializzata in servizi e onoranze funebri e società partecipata del Comune di Genova, che con un gesto senza dubbio significativo e rimarchevole ha deciso di farsi carico delle relative spese.

C’è un’altra novità: Marco Ricci riposerà a Sansepolcro. Contrariamente a quanto comunicato, non vi sarà più il successivo viaggio fino al cimitero Flaminio di Roma, città dove aveva vissuto fino a una quindicina di anni fa: la sepoltura avverrà qui, nel luogo di provincia in cui Marco era arrivato - trovando occupazione in un’azienda che lo ricorda come lavoratore dotato di grande competenza - e dove forse avrebbe avuto l’intenzione anche di costruirsi un futuro.

Di certo, grazie al suo carattere buono e allegro si era creato una buona cerchia di amici, che da giorni lo stanno piangendo come i colleghi e il datore di lavoro.

Nel pomeriggio di martedì, intanto, è stato eseguito l’esame autoptico dall’equipe del medico legale Camilla Tettamanti: Ricci era andato in arresto cardiaco a causa del volo di 12 metri e 60 centimetri dalla tromba dell’ascensore, dopo aver poggiato il piede su una tavola non fissata mentre camminava all’indietro per sistemare una griglia del peso di 30 chili assieme a un altro operaio; i soccorritori del 118 lo avevano rianimato, ma versava già in condizioni disperate.

Era il primo pomeriggio di giovedì scorso: sarebbe morto

il mattino successivo, a distanza di 12 ore, nel reparto di rianimazione dell’ospedale

San Martino di Genova.

Tre sono gli indagati per il tragico incidente: il titolare

e il coordinatore

dell’esecuzione dei lavori della Srl assegnataria dell’appalto dall’amministrazione comunale genovese, più l’imprenditore biturgense della carpenteria.

Claudio Roselli