ANGELA BALDI
Cronaca

Saldi, la partenza c’è ma non si vede. Già primi sconti praticati ai clienti. Previsti più acquisti ma meno affari

Cresce il fenomeno degli scontrini "leggeri". Confcommercio: "Ogni aretino spenderà 202 euro". Da sabato il via ufficiale alle promozioni. I tagli dei prezzi stimati a partire dal 30%. Probabile avvio lento.

Saldi, la partenza c’è ma non si vede. Già primi sconti praticati ai clienti. Previsti più acquisti ma meno affari

Saldi, la partenza c’è ma non si vede. Già primi sconti praticati ai clienti. Previsti più acquisti ma meno affari

Muoveranno un giro d’affari di 18,48 milioni solo in provincia di Arezzo. Partono ufficialmente sabato e andranno avanti per i prossimi due mesi i saldi estivi 2024, anche se già da alcuni giorni alcuni negozi della città hanno iniziato ad avvertire i propri clienti invitandoli ai pre-saldi con percentuali già del 30% su alcuni capi selezionati o su tutta la merce. Secondo le stime elaborate dall’Ufficio Studi di Confcommercio, l’acquisto medio a famiglia per i saldi estivi sarà di 202 euro.

Le famiglie aretine coinvolte saranno 91.501, il 63% acquisterà in saldo. Dallo studio emerge che più aretini faranno acquisti a saldo rispetto al 2023, ma si spenderà di meno in confronto all’anno scorso. Cala in sostanza il potere d’acquisto delle famiglie. Tantissimi i negozi pronti alle svendite, come conferma Paolo Mantovani, presidente Federmoda-Confcommercio Toscana: "C’è voglia di acquistare, ma con più accortezza. Sono cambiate le abitudini dei consumatori".

"Il dato nazionale indica un valore totale dei saldi estivi di circa 3,2 miliardi di euro, con un acquisto medio a persona di 92 euro – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – questa proiezione ovviamente va a ricadere anche sul nostro territorio, dove si percepisce una tendenza a spendere di meno per diversi fattori come l’inflazione, il maltempo e gli eccessivi ribassi fuori stagione. La proiezione è comunque positiva, con la spesa media che rimane saldamente sopra le duecento euro e questo fa ben sperare per uno sprint nei prossimi mesi". Tantissimi i negozi della provincia pronti a ribassare abbigliamento, calzature, pelletterie, articoli sportivi, intimo e tessuti.

"I consumatori investono sempre di più in capi destagionalizzati, ovvero nell’abbigliamento per tutte le stagioni - spiega Paolo Mantovani, presidente di Federmoda-Confcommercio Toscana – Questo è dovuto soprattutto al tempo: il caldo è arrivato tardi e non c’è stato il rinnovo del guardaroba che di solito si fa ad aprile e a maggio. Allora è meglio avere vestiti che possano essere riutilizzati in più circostanze. Oltretutto in pochi sono partiti per il mare, per questo i capi più estivi saranno rinnovati solamente in questi giorni".

Per Confcommercio il picco di vendita è atteso per il luglio inoltrato, "non c’è più la corsa all’acquisto delle prime settimane e l’estate si è prolungata quasi fino ad ottobre: il cliente acquista più per bisogno aspetta un po’ di più a portare a casa il capo desiderato", continua Mantovani.

I capi più richiesti? Restano t-shirt, scarpe sneakers, jeans, abiti da donna, e accessori, in testa le borse. "La borsa rimane sempre l’oggetto da donna più desiderato – sottolinea Mantovani - E poi non dimentichiamoci degli acquisti emozionali: l’oggetto che piace da morire, e che hai sempre desiderato, ora diventa finalmente accessibile".

Le vendite di fine stagione al via il 6 luglio dureranno sessanta giorni e riguardano tutti i capi a carattere stagionale o di moda, suscettibili di deprezzamento. Confcommercio ha ricordato agli associati le principali regole da rispettare: tra queste c’è la corretta indicazione del prezzo, quello normale di vendita e cioè il più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi, e lo sconto.