REDAZIONE AREZZO

Sale (+4,2%) il reddito delle famiglie ma i consumi sono ancora in frenata. Addio bonus e l’edilizia cola a picco

Le ultime previsioni sull’andamento economico della provincia: cresce il valore aggiunto a 11 miliardi. In aumento l’occupazione. Lieve flessione delle industrie ma con previsioni di ripartenza fin dal 2025.

Un valore aggiunto in crescita, dello 0,8% in termini reali, in grado di toccare la cifra degli 11 miliardi di euro in provincia di Arezzo. Un dato che secondo alcune stime potrebbe trovare conferma, con un ulteriore +0,8%anche nel prossimo anno. I numeri sono quelli forniti dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena e riguardano le previsioni sull’andamento dell’economia provinciale sulla base dei dati Prometeia. Tra le varie voci prese in esame c’è appunto quella del valore aggiunto su base provinciale - vale a dire la misura dell’incremento lordo del valore risultante dell’attività economica - che prevede per il 2024 un aumento dello 0,8% che potrebbe essere bissato nel 2025. Scendendo poi nel dettaglio, andando ad analizzare i singoli settori ecco che l’agricoltura (che rappresenta il 3,6% del valore aggiunto nell’Aretino) viaggia verso un +10,1% nel 2024 che potrebbe trovare conferma nel 2025 visto che le stime annoverano al momento un +4,1%. Per quanto riguarda le costruzioni (5,1% del valore aggiunto provinciale) al contrario si profilano risultati deludenti come evidenza Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio. "La sostanziale riduzione degli incentivi fiscali dovrebbe determinare una flessione del valore aggiunto di -5,1% nel 2024 - spiega Guasconi - e dell’8,3% nel 2025".

Sul fronte dei servizi - che rappresentano il 59,7% del valore aggiunto in provincia di Arezzo - il 2024 si chiuderà con una crescita vicina all’1,4% che secondo i dati forniti dallo studio in esame potrebbe trovare un altro +1,4% nei prossimi dodici mesi. Il 2024 infine sarà un anno di sostanziale stabilità per l’industria (31,6% del valore aggiunto aretino): la flessione è infatti minima e si attesta sullo 0,1%. Nel 2025 si dovrebbe però verificare una ripresa caratterizzata da una crescita del valore aggiunto dell’uno per cento. "Uno sviluppo confortante per il nostro manifatturiero rispetto all’andamento nazionale che ha fatto registrare in ottobre il ventesimo mese consecutivo di flessione della produzione" ha sottolineato il presidente Guasconi.

"L’elaborazione dei dati Prometeia - spiega il segretario generale dell’ente camerale, Marco Randellini - permette di prevedere un plausibile andamento del reddito disponibile per le famiglie aretine. Il 2024 vede un incremento del 4,2% che nel 2025 sarà del 2,5%. La spesa per consumi finali rallenta il passo, mentre nel 2025 le previsioni sono migliori". Sempre Randellini si sofferma sui dati del lavoro. "Si prevede una crescita degli occupati del 3,3% nel 2024 che dovrebbe rallentare al +0,8% nel 2025". Sul fronte delle imprese il terzo trimestre del 2024 ha visto 363 iscrizioni di nuove imprese a fronte di 290 cancellazioni non d’ufficio. Un saldo positivo quindi di 73 unità, tra i più bassi fra i corrispondenti trimestri degli anni post pandemici.

Matteo Marzotti