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Cronaca

Salgono i ricoveri: vaccini, frenata ad agosto

Diventano diciotto i pazienti Covid in ospedale, tra cui sei in rianimazione. Le prenotazioni al 60% a luglio, in discesa subito dopo

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di Alberto Pierini

AREZZO

Siamo ancora costretti a dormire con un occhio solo. Dopo due anni e mezzo di allerta, chiudere anche l’altro non farebbe male a nessuno. Ma il Covid è lì, che non si distrae un attimo.

Beninteso: la ritirata continua. A parte il classico picco del martedì, che ieri ci ha riportato su quote late, stavolta i contagi sono 354, perfettamente in linea con l’arretramento in corso. Equivalgono ad una media di positività del 20%, anche in questo caso lontani dalle punte toccate durante questa strana estate,

Però continua anche l’appesantimento della situazione ospedaliera. Siamo tornati a 18 ricoveri, il nuovo record di questa ondata, ad un livello che ci costringerebbe a risalire in pieno inverno. Dodici sono nei reparti, alcuni dei quali come al solito incidentali, scoperti al momento di affrontare altre patologie. Ma restano stabilmente sei quelli più gravi e non a caso ricoverati in terapia intensiva. La storia del Covid ci insegna che quelli sono i letti più duri da liberare: la fase di ricovero è lunga, dalle settimane ai mesi. Sul resto siamo in linea con quanto succede in Italia e nella Asl.

La discesa dal picco si accompagna ad un aumento di pazienti. Nel caso di Grosseto, tanto per avere un punto di riferimento essendo l’altro ospedale Covid dell’azienda, il totale ieri è risalito a 22: e da settimane il "Misericordia" procede con numeri di ricoveri nettamente superiore ai nostri. Abituiamoci a convivere con questa realtà almeno un paio di settimane, sempre che il progress di questa ondata segua quelle precedenti.

Resta alta tra i contagiati la percentuale di quanti beccano il tampone positivo oltre i 70 anni: oltre 120, quasi esattamente un terzo del totale. E non è un mistero che questa sia la fascia d’età più esposta. Un po’ perché le difese immunitarie con chi è fragile fanno presto a calare. E un po’ perché erano stati tra i primi vaccinati con la terza dose, il fatidico booster di richiamo: tra ottobre e novembre, da allora è cambiato il mondo.

Sempre che uno non abbia provveduto alla quarta. E in tanti non lo hanno fatto. Siamo a ieri a 18.524 quarte dosi somministrate in provincia. Su un totale che ora sfugge. Perché la fascia degli over 80, in una fase iniziale l’unica alla quale il nuovo richiamo era rivolto, era di circa trentamila persone, ripulendo il dato da quanti avessero avuto il Covid dopo la terza dose. Ora la possibilità è stata estesa dai sessantenni in su. Ma per ora tra questi la fascia di chi abbia provveduto è ristretta, al massimo ci sono state prenotazioni.

Prenotazioni che van no ad ondate. Una buona partenza, che aveva portato all’occupazione di circa il 70% dei posti liberi., E poi una discesa. Sulle "slot" da qui alla fine di luglio il tasso di presenze si è attestato sul 60%,. 6576 prenotazioni su quasi undicimila posti. Ma già dalla settimana successiva fino al 7 agosto le prenotazioni scendono al 57%: significa che la metà dei posti o quasi resta vacante e libera.

Dalla Regione sono stati rafforzati i rifornimenti per accelerare questa ulteriore campagna di vaccinazione ma per ora la risposta c’è ma sotto le potenzialità. Era difficile immaginare che l’interesse crollato già da mesi potesse impennarsi di nuovo nel pieno dell’estate. E tutto lascia pensare che la vera partita a questo punto avrà il suo fischio di inizio solo in autunno.