Gaia Papi
Cronaca

La terra dei bambini eroi: salva la nonna a nove anni. Secondo caso in un mese

La vede accasciarsi a terra, la fa sdraiare di fianco e chiama subito il 112. Per telefono guida senza paura i soccorritori: quei corsi salva-vita a scuola. Il racconto dei protagonisti, i ringraziamenti degli specialisti dell’emergenza

E' intervenuta la Misericordia di Arezzo

E' intervenuta la Misericordia di Arezzo

Arezzo, 25 aprile 2025 – A nove anni appena compiuti, Emma Milani ha dimostrato che il coraggio non ha età. In un tranquillo pomeriggio a casa con la nonna Donella, 76 anni, qualcosa ha improvvisamente turbato quella quiete: la donna ha iniziato a perdere sangue in modo copioso, prima dal naso e poi dalla bocca. Un’emergenza inattesa, che avrebbe fatto perdere la lucidità a chiunque. Ma non a Emma. In quel momento il cuore batteva forte, le mani tremavano, e tutto sembrava andare in pezzi. Ma poi è successo qualcosa. Emma ha saputo trasformare una giornata drammatica in una storia di speranza e amore. Sì, perché in quell’istante decisivo, la piccola non ha perso tempo. Ha preso il telefono e ha chiamato la mamma: “Mamma, puoi venire? La nonna sta perdendo tanto sangue. Ma stai tranquilla, a scuola mi hanno detto che devo chiamare il 112. Loro ci aiuteranno”.

Emma, insieme alla nonna che ha salvato
Emma, insieme alla nonna che ha salvato

E così ha fatto. È calma. Determinata. Mentre mamma Valentina corre a casa, Emma chiama i soccorsi e parla con l’operatore. È lei a spiegare cosa sta succedendo, con una precisione che stupisce. È lei a prendersi cura della nonna, seguendo passo passo le indicazioni: ghiaccio sulla fronte, panno sul naso, testa in avanti. Emma non vacilla. In quella telefonata, c’è tutto l’amore del mondo. C’è il legame forte tra una nipote e sua nonna. C’è l’eco di un progetto scolastico che ha fatto più che insegnare: ha toccato il cuore. Si chiama Asso, e porta tra i banchi, anche i suoi quelli della terza elementare della scuola Curina, non solo nozioni, ma valori: responsabilità, empatia, fiducia, educazione alla relazione d’aiuto. Perché anche a nove anni si può essere parte attiva di una comunità. Anche a nove anni si può soccorrere efficacemente. “Stiamo per arrivare, tieni duro“, le dicevano dal centralino. E lei resisteva, con la forza di chi sa di star facendo la cosa giusta. Pochi minuti dopo, l’ambulanza della Misericordia di Arezzo arriva.

Emma è alla finestra, ad aspettare i soccorritori. “Hai fatto un ottimo lavoro, piccola”, le dicono all’arrivo. Anche dalla centrale operativa e dal medico accorso sul posto arrivano parole di grande apprezzamento.

La nonna è ora fuori pericolo. E mentre mamma Valentina arriva trafelata a casa, è Emma che cerca di tranquillizzarla: “Va tutto bene, ho fatto come mi hanno insegnato”. “Quando si crede nei progetti educativi rivolti ai più giovani, questi sono i risultati”, commenta la mamma. “L’educazione è la prima forma di soccorso, e la storia di Emma – come quella del bambino che qualche giorno fa ha salvato la sua nonna – lo dimostra, perché quando si semina fiducia nei più piccoli, si raccolgono gesti grandi”.

E’ successo il 4 aprile. In quel caso il piccolo eroe è stato un bambino di dieci anni che ha salvato la nonna colta da una crisi epilettica. Prima l’ha adagiata nella corretta posizione per superare il malore, che avrebbe potuto rivelarsi molto grave, poi ha alzato il telefono e ha chiamato i soccorsi. “Ho imparato tutto a scuola – ha spiegato – nelle lezioni che abbiamo fatto in classe”. Storie che non sono solo cronaca, ma una lezione per tutti: quando si insegna ai bambini ad agire con empatia, conoscenza e coraggio, possono diventare piccoli grandi eroi.