
Migliaia di persone hanno affollato le piazze principali della città del Marzocco
Radda in Chianti o Greve? No, siamo a San Giovanni Valdarno, la città che per un weekend si trasforma in un vero e proprio expo del vino, dove si celebra il Sangiovese, vitigno incontrastato dell’Italia centrale. Migliaia di persone hanno affollato le piazze principali della città del Marzocco per il Sangiovese Festival, in primis famiglie, ma anche tanti gruppi di giovani. Il taglio del nastro, a cui ha partecipato il sindaco Valentina Vadi insieme ai rappresentanti istituzionali, delle categorie economiche e a Dario Cecchini, si è svolto nella centralissima piazza Cavour, che per un fine settimana si trasforma in un grande giardino di 600 metri quadrati circondato da olivi secolari, che ricorda un prato della campagna valdarnese.
A fare da cornice, gli stand di oltre 80 aziende vitivinicole che hanno presentato più di 400 vini per la degustazione e per l’acquisto. Nell’occasione Diego Toscani, l’imprenditore che ha consentito la ripartenza di Ivv, ha presentato una nuova linea di calici che non si chiamerà "Sangiovese", bensì "San Giovanni". "Abbiamo un calice per rossi importanti, un calice per bianchi o rossi giovani e un bicchiere da acqua o da distillati e un decanter molto particolari - ha spiegato Toscani - Da oggi si chiameranno San Giovanni, come la città che ci ospita".
Dopo l’edizione pilota dello scorso anno, che ha riscosso grande successo, la prima giornata di questo nuovo appuntamento ha fatto registrare il tutto esaurito. "Vedendo queste piazze vedo tanti paesi in festa - ha commentato il sindaco di San Giovanni Vadi - Desidero ringraziare chi ha creduto in questo progetto, da Confcommercio agli sponsor fino al curatore della manifestazione Marco Talladira. Volevamo costruire un evento che diventasse strutturale, legata a qualcosa di tradizionale del nostro territorio che giocasse con il nome di San Giovanni. Quando sono venuta a sapere, inoltre, che una linea di calici di Ivv si sarebbe chiamata con il nome della città sono stata travolta dall’emozione. È un regalo grande di Diego Toscani alla nostra comunità, dopo aver rilevato la nostra vetreria storica".
L’evento clou, che ha consentito di legare l’enogastronomia alla cultura, è stata la lectio magistralis del filosofo Umberto Galimberti, incentrata sul tema della bellezza. La pieve di San Giovanni Battista è andata sold out da settimane per l’incontro con il saggista. "La bellezza non si limita a ciò che vediamo, ma rimanda sempre a qualcosa che non vediamo" ha sottolineato Galimberti, che prima della sua lezione ha ricevuto dalle mani del sindaco Vadi il gonfalone della città di San Giovanni.
La giornata è proseguita con il concerto unplugged dei Meganoidi. Oggi altro giro di giostra, con talk di approfondimento, masterclass, degustazioni e concerti dalla mattina fino al tardo pomeriggio. "Una manifestazione che non solo promuove il turismo e valorizza le eccellenze del nostro territorio, ma vuole essere anche un momento conviviale e di riflessione per tutta la comunità" ha concluso l’assessore alla cultura Fabio Franchi.