L’appuntamento è alla sala parrocchiale di Ca’ de Cio. In tavola ci saranno anche le bruschette e l’olio nuovo: quello di Don Natale, anima della parrocchia di San Polo ma anche del comitato nato a sostegno di Sandro Mugnai, l’artigiano di 54 anni che il gennaio del 2023 aveva ammazzato a colpi di fucile il vicino di casa che gli stava demolendo casa con la ruspa. Quella di ieri è stata la prima riunione della rete nata a sostegno del fabbro, quella che prenderà il nome di "Solidarietà a Sandro Mugnai".
L’ideatore è Giovanni Severi, imprenditore orafo, amico di Sandro, che adesso svolgerà il ruolo di portavoce. È lui a dare notizia del primo incontro che si è svolto ieri in orario aperitivo alla parrocchia di Ca’ de Cio. Infatti in tavola ci sono anche delle bruschette con l’olio nuovo di Don Natalei che fin dalla prima ora aveva mostrato il suo sostegno a Sandro. Lo aveva già detto diverse volte e lo ha fatto anche di recente rispondendo alle nostre domande: "Sandro è come Davide contro Golia". E poi il parroco inizia a spiegare, tirando in mezzo paragoni e aneddoti , dando sfogo alla sua indiscutibile cultura. "Io faccio sempre il paragone biblico di Davide e Golia, l’eroe è il piccolo Davide che si difende dal gigante Golia. E noi che facciamo condanniamo Davide per essersi difeso? - afferma don Natale Gabrielli che prosegue - si giustifica un omicidio politico e non si giustifica un omicidio morale? Mugnai era tenuto in coscienza a difendere la sua famiglia e a intervenire per fermare Dodoli. Se Sandro non fosse intervenuto sarebbe morta tutta la sua famiglia". Oggi il comitato inizia a pianificare il suo piano di azione. "C’è una sopresa per Sandro", ci rivelano alcuni partecipanti in tutto diverse decine.
Intanto Sandro Mugnai aspetta la data della (seconda) prima udienza. Sì perché dopo il primo procedimento, dove era accusato di eccesso colposo di legittima difesa, adesso si apre un altro processo visto che il gup di Arezzo ha ritenuto che si trattasse di uno scenario da omicidio piuttosto che da legittima difesa, ancorché colposa.
Al suo indirizzo è arrivato nelle settimane passate l’avviso di conclusioni delle indagini. Adesso c’è da capire quando sarà la prima udienza in cui c’è da aspettarsi un rinvio a giudizio.
"Tornassi indietro non sparerei - aveva rivelato Mugnai - ma era l’unico modo per difendermi".
Luca Amodio