
Si rinnova l’appuntamento in piazza dedicato agli appassionati di vino
Il prossimo fine settimana al via a San Giovanni la seconda edizione del Sangiovese Festival, l’atteso evento che celebra il celebre vitigno rosso con una due giorni intensa di degustazioni, cultura, musica e convivialità. L’appuntamento è per sabato 12 e domenica 13 aprile, quando il cuore della città si trasformerà in un palcoscenico enogastronomico e culturale a cielo aperto. Più di 80 le aziende partecipanti, provenienti da Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Lazio e non solo, pronte a raccontare la loro interpretazione del Sangiovese attraverso più di 400 etichette in degustazione e vendita. Ma il festival non sarà solo un viaggio nel gusto: il programma è un susseguirsi di appuntamenti, fra masterclass, talk, spettacoli live, lectio magistralis e un’area dedicata ai food truck.
La manifestazione è promossa dal Comune in collaborazione con Confcommercio Firenze-Arezzo, con il patrocinio della Regione Toscana e il contributo della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Il taglio del nastro ufficiale sarà sabato 12 aprile alle 17 in piazza Cavour, sopra un manto verde di oltre 600 metri quadrati, allestito con erba vera, olivi secolari, barrique e sedute ecosostenibili, a ricreare un vero e proprio giardino di primavera. All’inaugurazione sarà presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Per Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, il festival è "un’opportunità straordinaria per valorizzare la filiera agroalimentare locale e promuovere il territorio come meta di qualità per un turismo slow, fondato su esperienze autentiche e sostenibili".
L’ingresso sarà libero e aperto a tutti. Il Sangiovese Festival arriva in un momento complicato, con la guerra dei dazi scatenata da Trump che rischia di causare non pochi problemi al comparto, anche e soprattutto in Toscana. Al punto che, proprio in queste ore, il Consorzio di Tutela Valdarno di Sopra Doc ha chiesto al Ministero e alla Regione Toscana l’apertura immediata di un tavolo di confronto con i produttori. Per i produttori vincoli valdarnesi la Commissione Europea deve aprire realmente il mercato interno, consentendo la libera vendita ai privati e uniformando le diverse normative esistenti in vari Paesi. E questi temi devono essere portati dal Ministero nelle sedi europee per ottenere rapidi cambiamenti. "Occorre agire subito per contenere gli effetti delle politiche protezioniste americane e riconoscere che il contesto globale è profondamente mutato", hanno detto dal Consorzio.