LUCA AMODIO
Cronaca

Sangue al supermercato. Colpi in testa col machete. Vigilante va all’ospedale

Poche ore prima l’uomo aveva tentato di rubare qualcosa tra gli scaffali . Violenza assurda in via Guido Monaco, ricoverato un addetto alla sicurezza.

L’uomo, un dipendente della vigilanza privata di Ombra Security, viene trasferito dall’ambulanza della Misericordia di Arezzo in codice giallo al San Donato. Non è in pericolo di vita ma non sono emerse ulteriori informazioni riguardo la prognosi.

L’uomo, un dipendente della vigilanza privata di Ombra Security, viene trasferito dall’ambulanza della Misericordia di Arezzo in codice giallo al San Donato. Non è in pericolo di vita ma non sono emerse ulteriori informazioni riguardo la prognosi.

Un colpo alla testa. Con un machete. Il bilancio della serata di follia al Conad di Guido Monaco è il ricovero al ponto soccorso di un vigilante di OImbra Security. Tutto sotto gli occhi di chi stava facendo la spesa, dentro al supermercato. L’aggressore gliel’aveva giurata.

Qualche ora prima aveva provato a rovistare tra gli scaffali qualcosa per nasconderlo sotto il giaccone: non voleva passare per la casa. Beccato è stato buttato fuori dalla sicurezza. E anziché andarsene gli ha lanciato un avvertimento. Tant’è che poco dopo si è ripresentato con un lama per minacciarlo. Erano circa le 17. Chi era al Conad ha avvertito la sicurezza e in qualche modo la situazione si è tranquillizzata. L’aggressore con qualche complice se l’era data a gambe facendo perdere le sue tracce. Intanto sul posto erano arrivate le volanti della questura di Arezzo per raccogliere le informazioni e iniziare le ricerche.

Tutto finito? Macché. Alle 19 l’aggressore e i suoi “giannizzeri“ tornano a colpire. E stavolta non ci pensano due volte. Entrano e con il grosso machete colpiscono l’addetto alla sicurezza con cui avevano avuto il diverbio. Un colpo. Secco. Alla testa. Per fortuna la lama non ha affondato troppo sul cranio. Ma la paura è stata tanto. C’è chi urla, chi scappa ma nel fuggi fuggi i soccorsi e la polizia vengono allertate. Le sirene agitano la serata del weekend che sta per iniziare: un’altra aggressione, ci risiamo.

L’uomo, un dipendente della vigilanza privata di Ombra Security, viene trasferito dall’ambulanza della Misericordia di Arezzo in codice giallo al San Donato. Non è in pericolo di vita ma non sono emerse ulteriori informazioni riguardo la prognosi.

Intanto parte la caccia all’uomo. Gli agenti della squadra mobile iniziano a setacciare il territorio. Vogliono prenderlo. Ma almeno dalle prime ore dei fatti l’aggressore non era ancora stato intercettato. Dietro l’aggressore ci sarebbe stato un solo uomo, un volto noto nella zona che spesso ha visto episodi di disagio, anche sfociati nella violenza.

Duro il commento della vicesindaca di Arezzo, Lucia Tanti: "A colpirlo, dentro un supermercato, un nordafricano che tanti e numerosi problemi crea in questa città nonostante il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine". "Ad Arezzo ci sono alcune “bande” prevalentemente nordafricane che delinquono, seminano paura e agiscono in maniera violenta mettendo a rischio la nostra sicurezza. Persone segnalate che entrano ed escono di prigione ma che dovrebbero essere spedite fuori dall’Italia. Eppure si trova sempre un cavillo per farli restare qui. E non va bene. Credo che il tema delle espulsioni immediate e delle pene severissime non sia piu’ rinviabile e soprattutto e’ sotto gli occhi di tutti che la “stretta” del Governo e’ necessaria e sacrosanta. Sarebbe bene che si smettesse di metter il bastone fra le ruote di chi cerca soluzioni su emergenze non rinviabili".

Cresce però la paura in città. Anche la rabbia. Si tratta del secondo episodio in pochi giorni. Lunedì una guardia giurata donna è stata presa a calci e pugni nel supermercato Gala, in zona Campo di Marte, altra zona spesso finita sotto i riflettori per casi come questo. Erano le 17.50 quando, nei pressi delle casse, la vigilantes ha notato una persona che si stava comportando in modo sospetto. Un uomo, in evidente stato di alterazione, stava cercando di scavalcare la fila, creando confusione. A quel punto è intervenuta e per tutta risposta l’uomo l’ha spintonata e l’ha ripetutamente colpita a calci e pugni".

Luca Amodio