FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Sanità oltre i confini. Chiassai: "Si ammette che il sistema fa acqua"

L’affondo del sindaco di Montevarchi dopo la decisione del governatore Giani "Da anni i cittadini denunciano inefficienze e servizi depotenziati" .

"L’accordo tra Asl Toscana Centro e Asl Toscana Sud-Est conferma il fallimento delle politiche di area vasta, a cominciare proprio dalle zone di confine". È un duro affondo, quello del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, all’indomani della firma del protocollo d’intesa tra le due Asl alla presenza di Eugenio Giani. L’intesa vedrà una maggior sinergia tra l’ospedale della Gruccia e il Serristori. Ed è proprio su questo aspetto che il primo cittadino vuole vederci chiaro, giudicando l’accordo come una scorciatoia alle reali carenze della sanità territoriale. "Di fatto - ha tuonato Chiassai - si ammette apertamente che il sistema sanitario non funziona. Da anni, i cittadini denunciano inefficienze diffuse, ospedali e servizi depotenziati, pronto soccorso in difficoltà per il numero crescente di accessi e per cronica carenza di personale.

Una realtà che i pazienti e i loro familiari vivono ogni giorno, molto distante dai toni soddisfatti del presidente Giani e dell’assessore Bezzini, che sembrano già focalizzarsi sulle prossime elezioni regionali". Il sindaco ha aggiunto che la riforma regionale del 2015, che ha ridotto le Asl toscane a tre, non avrebbe portato a risparmi e miglioramenti, ma a un peggioramento diffuso del servizio. Un esempio è il depauperamento del Serristori di Figline, che ha indotto i cittadini a rivolgersi alla Gruccia congestionando l’emergenza urgenza.

"Oggi - ha sottolineato - si cerca di correre ai ripari, permettendo il trasferimento dei pazienti dalla Gruccia al Serristori per contrastare il sovraffollamento e i giorni di degenza a Montevarchi. Tutto questo dimostra che la Gruccia, classificata come presidio di primo livello, è così solo sulla carta. In pratica, continua a soffrire per l’assenza di investimenti significativi in termini di personale e strutture".

Chiassai ha inoltre ricordato che continua la raccolta firme per il referendum consultivo sulla sanità toscana, una battaglia che la vede protagonista da dieci anni e che punta a tornare al vecchio sistema amministrativo. "Se davvero la sanità vuole essere vicina ai cittadini - ha chiosato - è necessario tornare a una gestione provinciale ottimale, abbandonando il modello delle mega-Asl, che si è rivelato inefficace e dannoso. Per questo motivo, invito tutti i cittadini toscani a partecipare alla raccolta firme per il referendum consultivo per rimettere in discussione una scelta politica che ha portato a un sistema sanitario che ad oggi non è né economico né funzionale. La decisione unilaterale di passare da 12 a 3 mega-Asl ha dimostrato tutti i suoi limiti, danneggiando il diritto alla salute dei cittadini e dove la Regione cerca di rimediare con accordi tardivi e inefficaci".