"L’arte è un mezzo per connettermi con l’universo, sono consapevole dei miei limiti. Ma qualche volta le mie opere mi parlano di mondi e di realtà che non so se altrimenti riuscirei a vedere": così ha scritto Pierluigi Ricci ("menestrello della pittura", lo si potrebbe definire) per parlare della sua creatività, tutta legata all’istintività, all’ispirazione del momento, alla forza delle immagini, alle suggestioni del colore, all’entusiasmo di un momento di illuminazione interiore. La sua mostra personale, che ha aperto il 10 febbraio alla Sansepolcro Art Gallery di via XX Settembre sarà visitabile fino a venerdì 23 e testimonia proprio queste caratteristiche del suo essere pittore. Fortissimo senso di libertà, fantasia sorgiva, eclettismo nella scelta dei soggetti, amore per la natura, anche la più solitaria e remota (vive in un’antica casa di montagna, quella dei suoi nonni, a Poggio di Arsicci, vicino alle Balze, dove nasce il Tevere): sono alcune delle prerogative di questo artista, pittore, scultore e cantastorie insieme; una vita movimentata, la sua, che lo ha portato a frequentare le Accademie di Perugia e Firenze, a vivere ed esporre in varie città italiane ed estere, a cambiare ben trentadue case nel suo percorso di vita, sempre seguendo il proprio estro, l’amore per il fare musica in strada, la voglia di libertà e l’espressione sincera di se stesso.
CronacaSansepolcro Art Gallery. C’è la mostra di Pierluigi Ricci