Sansepolcro (Arezzo), 14 gennaio 2024 – L’incredibile scenario della prima mattinata domenicale, nel centro storico di Sansepolcro, ha in parte riportato alla mente quello di quel 5 marzo di nove anni fa. Con una sola sostanziale differenza: a provocare i danni non era stato questa volta il forte vento, ma le mani impietose di vandali che hanno agito con una virulenza inaudita.
È bastato compiere un giro lungo le due direttrici principali, via XX Settembre e via Niccolò Aggiunti, per accorgersi che anche le stradine trasversali non erano state risparmiate. Vasi in coccio e fioriere rovesciati e spaccati in quantità industriale, totem divelti, panchine all’aria, pertinenze devastate, supporti rovinati di fronte ad abitazioni e negozi e, tanto per completare l’opera, cassonetti e contenitori aperti con tutti i rifiuti lasciati per terra. Il video, ripreso da un cittadino e pubblicato su Facebook, parla chiaro.
Lungo l’elenco dei punti presi di mira: ci limitiamo a ricordare il tratto di corso a Porta Romana fra via Piero della Francesca e via Giovanni Buitoni, piazza Torre di Berta, piazza Garibaldi, via Giuseppe Mazzini con il tratto corrispondente della via maestra, via della Fiorenzuola (rotte alcune sedie di un ristorante); la zona dell’arco di Porta Fiorentina, dove sono state ribaltate alcune botti decorative di un locale pubblico e poi gli enormi vasi di piazza San Francesco con l’attiguo versante di fronte all’ingresso del museo civico. In qualche caso, vasi e piante sono stati recuperati, ma una sommaria stima parla di conseguenze a livello pecuniario che arrivano a diverse migliaia di euro, fra la rabbia di residenti e commercianti, che adesso chiedono provvedimenti esemplari a carico dei responsabili, non dimenticando il tormentone che si è scatenato nei social con foto e immagini.
Il tutto è avvenuto nel lasso temporale di un’ora, dalle 6 alle 7, tanto che qualche persona già alzata ha udito i rumori da dentro casa. Uno degli autori è stato beccato in flagrante dai carabinieri forestali: si è dato alla fuga in via Santa Caterina, ma è stato quasi subito bloccato e condotto nella caserma della Compagnia biturgense; è un minorenne (17 anni) di origine marocchina che risiede a Pieve Santo Stefano, il quale – a quanto risulta – si sarebbe rifiutato di collaborare con le forze dell’ordine.
Ovviamente, il giovane non sarebbe stato solo: si parla anche di un altro minorenne e di un maggiorenne, entrambi algerini e che vivono anch’essi a Pieve, ma non sarebbe da escludere il coinvolgimento di un giovane del posto. Non è dato sapere se avessero trascorso la notte in un locale: di certo, hanno agito in preda a un forte tasso alcolico. Ora più che mai, l’ausilio delle telecamere della videosorveglianza potrebbe rivelarsi decisivo per smascherare gli autori di questi episodi senza precedenti.