MARCO CORSI
Cronaca

Santa Barbara fa un salto nel futuro Così la centrale raccoglie energia

Vere e proprie batterie che saranno installate davanti al sito industriale per immagazzinare la corrente. Strumenti che consentano di tamponare i picchi e i cali della produzione delle varie rinnovabili. .

Santa Barbara fa un salto nel futuro Così la centrale raccoglie energia

di Marco Corsi

Nuovo investimento alla centrale Enel di Santa Barbara. Sarà infatti predisposto un nuovo sistema di accumulo di energia attraverso il BESS. Si tratta di vere e proprie batterie che saranno installate davanti al sito industriale e che daranno la possibilità di stoccare energia e di immetterla nel momento in cui la rete nazionale chiederà ad Enel di farlo. "Le rinnovabili, infatti, non funzionano H24 – ha ricordato il dirigente dell’azienda Emiliano Maratea - e c’è quindi la necessità di avere degli strumenti che consentano di tamponare i picchi e i cali della produzione delle varie rinnovabili".

L’energia può essere immagazzinata in batteria per essere usata quando è necessaria e un sistema di stoccaggio rappresenta una soluzione tecnologica avanzata che consente di immagazzinare l’energia in diversi modi, per poterla utilizzarla successivamente.

Il funzionamento del BESS è semplice.

Le batterie ricevono l’elettricità dalla rete elettrica, direttamente dalla centrale, o da una fonte di energia rinnovabile come i pannelli solari o da un’altra fonte di energia, e successivamente la accumulano sotto forma di corrente, per poi rilasciarla quando è necessaria.

Se combinato con il software, un BESS diventa una piattaforma che abbina la funzione di accumulo di energia delle batterie con la capacità di fornire una gestione avanzata del consumo energetico sfruttando l’Intelligenza Artificiale, l’apprendimento automatico e le soluzioni basate sui dati.

Lo scorso mese di novembre alla centrale di Santa Barbara è stato inaugurato un innovativo impianto di accumulo sostenibile di energia basato sulle rocce, realizzato grazie alla sinergia tra il gruppo Enel e la start up israeliana Brenmiller Energy.

E’ il primo progetto del genere sviluppato su scala mondiale.

Il sistema potrà essere impiegato per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dalle fonti rinnovabili sotto forma di calore per offrire servizi di decarbonizzazione a clienti industriali e per integrare soluzioni di accumulo di lunga durata con gli impianti rinnovabili.

La tecnologia TES utilizza un processo di carica e scarica in due fasi per fornire energia termica. Nella fase di carica, il vapore generato dall’impianto di Santa Barbara passa attraverso tubi per riscaldare rocce frammentate adiacenti; nella fase di scarica, il calore accumulato viene rilasciato per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore per produrre elettricità.