Sant’Andrea e la svolta di Martino. Marmorini e Montini: "Merito suo"

Tommaso: "Mi ha protetto andando giù al pozzo". Saverio: "Ci fidiamo ciecamente del nostro allenatore". La delusione della Chimera e della Colombina. Fazzuoli: "Non abbiamo chiuso la seconda carriera".

Sant’Andrea e la svolta di Martino. Marmorini e Montini: "Merito suo"

I giostratori Montini e Marmorini in trionfo con il rettore Carboni. e il capitano Gavagni

di Matteo Marzotti

AREZZO

Fiducia, lavoro di squadra, determinazione e convinzione nelle scelte e nel seguire le direttive della dirigenza e, in primis, dell’allenatore. Ecco le parole che più ricorrono nei commenti dei vincitori, tra le fila di Porta Sant’Andrea, al termine della Giostra: dal rettore, all’allenatore Martino Gianni, dal capitano fino ai giostratori. "Dopo due giostre sottotono era importante rifarsi - commenta il rettore, Maurizio Carboni - il cambio dei cavalli? Dopo l’edizione di giugno ci siamo ritrovati e ci siamo detti “o bere o affogare“ perchè sulla barca c’eravamo tutti. Il nostro suggerimento non era a caso ma semmai per far trovare una condizione migliore. Non c’era bisogno di questa vittoria per confermare la forza di questa coppia, ma è bene che sia arrivata". Parole a cui fanno eco quelle del capitano biancoverde, Andrea Gavagni che ha dedicato la vittoria ai due giostratori che hanno creduto nel cambio. E proprio il cavallo di Tommaso Marmorini è stato protagonista di un’azione di disturbo da parte dei figuranti di Porta Crucifera mentre raggiungeva il pozzo. "Non è stato facile andare giù - commenta Marmorini - non finirò di ringraziare Martino perchè mi ha protetto da tutto: dal lancio di sabbia e guanti. Un ringraziamento però va anche al rettore, al capitano e all’allenatore che mi hanno convinto a cambiare cavallo. Chi mi conosce sa che abbandonare una certezza mi manda in crisi, invece Martino mi ha aiutato, mi ha detto che dovevo fidarmi di lui e adesso siamo qui a festeggiare. Venivamo da due giostre non alla nostra altezza e abbiamo dimostrato il nostro valore anche se sappiamo che c’è ancora tanto su cui lavorare. Una dedica? A mia madre, e alla mia fidanzata che ha sofferto quanto me e la voglio ringraziare".

Chi invece ringrazia Tommaso è Saverio Montini. "Non ho fatto bene sul mio primo tiro - confessa Saverio - poi c’era da colpire un tre e non è stato facile come può sembrare. C’è ancora tanto da lavorare, ma siamo sulla strada giusta, sento la fiducia del quartiere ed è davvero importante. Il cambio dei cavalli? Noi ci fidiamo ciecamente del nostro allenatore. La mia dedica va a Tommaso e poi a Sant’Andrea".

Dalle parole dei vincitori a quelle di chi ha lasciato Piazza Grande con l’amaro in bocca. "Eravamo partiti bene - commenta Andrea Fazzuoli, rettore di Porta Crucifera - Vanneschi è stato autore di una gran bella carriera. Dispiace che Innocenti non sia riuscito a chiudere i giochi nonostante un bel tiro. Purtroppo nello spareggio la carriera non corretta ci ha portato alla penalizzazione, ma oltre a questo Vanneschi ha fatto un tiro che non è nelle sue corde. Siamo davvero rammaricati perchè avevamo preparato al meglio questa giostra. Onore ai vincitori". Amarezza anche nelle parole di Roberto Felici, rettore di Porta del Foro. "C’è poco da dire - spiega Felici - termina così il percorso di un consiglio che purtroppo in tre anni non ha raccolto vittorie. C’è grande amarezza perchè Davide e Francesco valgono molto di più dell’otto di questa sera". A Sant’Andrea arrivano i complimenti di Porta Santo Spirito. "Sono stati più bravi di noi - commenta Giacomo Magi - La carriera di Scortecci la più bella? Purtroppo è una magra consolazione. Per quanto riguarda Elia non so che dire, si è trattato solo di un tiro storto".