
di Marco Corsi
Il sindaco di Loro Ciuffenna Moreno Botti ha emesso un’ordinanza di chiusura della Rsa Pratomagno, che da alcuni mesi ha una nuova proprietà, composta da missionari indiani. Decisione assunta a seguito di carenze igieniche, amministrative e di fabbisogno di personale. Nel frattempo è stato avviato il percorso per il ritiro dell’ autorizzazione di esercizio e Asl e Comune sono al lavoro per sostenere le famiglie dei 12 ospiti nella ricerca di una nuova sistemazione. Un problema di non poco conto quello che si è abbattuto sulla storica struttura lorese, da più di 30 anni in attività. "La Rsa è stata venduta di recente e in questi casi l’Azienda Sanitaria provvede a fare una serie di controlli per valutare se il cambio di proprietà ha mantenuto i requisiti della proprietà precedente – ha spiegato il sindaco Moreno Botti - Sono state riscontrati soprattutto problemi amministrativi e di personale, mancanza di abilitazioni professionali e carenze a livello strutturale e igienico, a dire il vero molto blande. Alcune persone che lavoravano nella struttura se ne sono andate in concomitanza con il cambio di proprietà e il personale che non è stato reintegrato. I nuovi titolari – ha aggiunto Botti - pensavano poi di possederei requisiti per poter svolgere anche i ruoli di direttore di struttura. In realtà non ce l’avevano".
A seguito dei controlli la Asl ha quindi redatto un verbale, il Comune ha fatto un’ordinanza perché le criticità fossero risolte, ma questo non è avvenuto, quindi è partito il procedimento di sospensione dell’autorizzazione. Il sindaco ha poi chiarito un aspetto. "Non siamo in presenza di maltrattamenti o malnutrizione e non ci sono criticità nel trattamento degli ospiti – ha detto - . Per garanzia e per loro tutela, e nell’attesa che la nuova proprietà rimetta a posto le cose, abbiamo deciso in maniera cautelativa di trasferirli in altre Rsa del Valdarno o zone limitrofe". La vicenda approderà anche sui banchi del consiglio regionale. La consigliera del gruppo Toscana Domani Elisa Tozzi ha parlato di "vicenda molto grave che impone di fare chiarezza quanto prima, anche perché sono coinvolte numerose persone fragili". "Le famiglie degli ospiti sono in apprensione per i loro cari che dovranno essere trasferiti in altre Rsa convenzionate con le Asl.
Stiamo parlando di anziani in precarie condizioni di salute – ha aggiunto Tozzi – costretti a spostarsi da un giorno all’altro con tutti i disagi e le difficoltà che ciò comporta, anche per chi dovrà trovare le nuove sistemazioni e organizzare i trasferimenti. C’è da chiedersi come venga gestito il sistema degli accreditamenti di queste strutture che hanno in mano la sorte di tanti concittadini fragili e, per questo, presenterò un’apposita interrogazione in consiglio regionale".