Al via la petizione internazionale e un’interrogazione al ministro della Cultura per salvare quello che resta del ponte della Gioconda. Un anno fa ha avuto una risonanza mondiale l’ipotesi dello storico dell’arte e scrittore Silvano Vinceti che quello raffigurato nel paesaggio del capolavoro di Leonardo Da Vinci sarebbe il ponte Romito e non POnte Buriano. Ciò che oggi resta di questo manufatto etrusco-romano, un solo arco dei quattro in origine, è a Laterina.L’incuria e il degrado potrebbero però farlo crollare. Perché ciò non accada, il Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali (di cui Vinceti è presidente) e l’associazione culturale La Rocca, che ha collaborato alla scoperta dell’identificazione, hanno lanciato una mobilitazione con una petizione per la messa in sicurezza dell’arco rimanente. E il senatore toscano della Lega, Manfredi Potenti, ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro della Cultura. La petizione per salvare l’arco del manufatto raffigurato nella Gioconda - rivolta anche, tra gli altri, alla Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo - è stata già sottoscritta da rappresentanti delle istituzioni, intellettuali e storici dell’arte operanti in diversi Paesi.
Lo storico Silvano Vinceti sottolinea che "la mobilitazione durerà fino a quando non vi saranno gli interventi necessari per salvaguardare questo importante bene storico e culturale. Sarebbe un fatto inammissibile che questo arco - unica e irripetibile testimonianza architettonica del ponte a cui Leonardo si è ispirato per quello magistralmente raffigurato nel paesaggio della Gioconda - crollasse per l’incuria delle istituzioni preposte alla salvaguardia dei beni culturali, in primis la Regione Toscana".
Il ponte rappresentato sullo sfondo della Gioconda non è il Ponte Buriano né quello di Bobbio: quello dipinto da Leonardo da Vinci alle spalle della Monna Lisa, secondo Vinceti, è il ponte Romito di Laterina. La nuova ricerca coordinata da Silvano Vinceti, in collaborazione dell’associazione culturale La Rocca, è basata su nuovi documenti e comparazioni fotografiche rese possibili grazie alla ricostruzione 3D del ponte di Romito, che oggi conserva una sola arcata delle quattro originali.Secondo lo studioso non ci sono dubbi su quale sia il vero ponte della Gioconda: il ponte Romito, esattamente come quello che si vede alle spalle della Monna Lisa, aveva quattro arcate e poggiava su due falesie. "Il ponte Buriano ad Arezzo – a lungo considerato il ponte della Gioconda – invece ha sei arcate, mentre quello di Bobbio ne ha più di sei. Entrambi inoltre si trovano su un terreno pianeggiante, mentre il paesaggio sullo sfondo della Gioconda è caratterizzato dalla presenza di rilievi particolarmente frastagliati". E mentre va vanti l’ipotesi Romito sul ritratto della Gioconda arriva un ricorso al Consiglio di Stato della Francia, per chiedere la restituzione dell’opera da parte dell’associazione "International Restitutions" che reclama la restituzione della Gioconda e che dice di agire "per conto dei discendenti degli eredi del pittore".
I 14 discendenti viventi, tutti diretti in via maschile, della famiglia di Leonardo non hanno nulla "a che fare con l’assurda richiesta" della restituzione della
Gioconda. Così in una nota Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, direttore e presidente della Leonardo Da Vinci Heritage.