"Il 25 aprile non è festa per tutti, in particolare non lo è per i lavoratori della grande distribuzione che saranno costretti a garantire l’apertura dei punti vendita. Da oltre un anno, ormai, stiamo vivendo una situazione di estrema difficoltà e, proprio in virtù di ciò, ci saremmo aspettati - commenta Maria Rosaria Esposito della Fisascat Cisl di Arezzo - una ordinanza regionale che imponesse la chiusura della grande distribuzione per la festa della Liberazione, ma così non è stato anche se ora speriamo che questo provvedimento arrivi per il Primo maggio, perché non è giusto che chi opera in questo settore non abbia gli stessi diritti di altri lavoratori". Per oggi è dunque proclamato lo sciopero di Cgil, Cisl e Uil, astensione del lavoro già scelta in passato ma sempre con scarse adesioni. E ancora Esposito: "Ricordiamo a tutto il personale della grande distribuzione che l’astensione del lavoro durante le festività è sempre possibile e che quindi, hanno il diritto di “riprendersi la festa”, come tutti gli altri lavoratori , decidendo di non lavorare. E chiediamo che per il 1 maggio le scelte siano diverse".