FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Scissione delle liste civiche: "Un tentativo costante di delegittimare Vannelli"

A parlare è Claudio Lalli che ha affrontato la seconda questione delle strappo. Le elezioni provinciali e la mancata rielezione con Patto Civico di Scarnicci. .

L’incontro di ieri dove è stato detto il motivo del divorzio delle Liste civiche. Da sinistra: Daniele Marzi, Claudio Lalli e Stella Scarnicci

L’incontro di ieri dove è stato detto il motivo del divorzio delle Liste civiche. Da sinistra: Daniele Marzi, Claudio Lalli e Stella Scarnicci

Un "tentativo costante e crescente di delegittimazione del nostro candidato sindaco e del nuovo gruppo consiliare" da parte di alcuni componenti della "vecchia guardia". È tra i principali motivi che hanno portato alla scissione delle Liste Civiche Sangiovannesi, con una parte del movimento che è fuoriuscita alcune settimane fa per fondare San Giovanni Civica, in testa la candidata a sindaco Lisa Vannelli. Claudio Lalli, ex segretario, Daniele Marzi, ex capogruppo, e Stella Scarnicci, ex consigliera provinciale e attuale consigliera comunale, hanno spiegato le ragioni della rottura in una conferenza stampa, raccontando la loro versione dei fatti. Un conflitto interno che nasce all’indomani delle elezioni amministrative vinte da Valentina Vadi. Secondo San Giovanni Civica ci sono stati due momenti cruciali che hanno portato alla frattura definitiva. Il primo è "la chiara richiesta da parte di alcuni autorevoli esponenti, guidati da Marziali e Vannini, spalleggiati da Carbini, di ‘commissariare’ e mettere sotto il controllo di una non ben specificata maggioranza Lisa e il gruppo consiliare stesso. Con questo comportamento è apparso chiaro a tutti che la candidatura di Lisa non era mai stata veramente accettata da alcuni esponenti della vecchia guardia" ha sottolineato Claudio Lalli, il quale ha anche affrontato la seconda questione che ha sancito il divorzio, ovvero le elezioni provinciali e la mancata rielezione con Patto Civico di Scarnicci, scelta come capolista, in favore della consigliera di Bibbiena Marta Mancianti. "L’elezione di Mancianti - ha aggiunto Lalli - è giunta grazie ad un accordo segreto tra i due coordinatori di Patto Civico, Carbini e Donati, con alcuni esponenti dell’area cosiddetta riformista in provincia di Arezzo". Il mancato rispetto degli accordi ha scoperchiato così il vaso di Pandora. Vannelli e soci, in mancanza di risposte esaustive, hanno abbandonato il movimento portando in San Giovanni Civica tutti e cinque gli eletti in Consiglio comunale. "Era una casa nella quale, evidentemente, eravamo solo dei soprammobili" hanno chiosato. Lalli, Marzi e Scarnicci hanno rivolto comunque un appello ai nuovi coordinatori delle Liste Civiche, Catia Naldini e Antonio Vannini, per ritrovare l’unità su temi condivisi. "Sui media - ha concluso Lalli - appare ormai chiaro che si stia costruendo per qualcuno un’avventura elettorale in vista delle regionali. Noi vogliamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto in questi anni: lavorare per costruire un’alternativa credibile all’attuale maggioranza".