GAIA PAPI
Cronaca

Scontrini e caffè anti-violenza. Bar e farmacie in prima linea

"D’amore si vive, non si muore". L’idea dietro a questa frase è semplice ma potente. La frase, da giorni, campeggia...

I tovagliolini con il numero antiviolenza

I tovagliolini con il numero antiviolenza

"D’amore si vive, non si muore". L’idea dietro a questa frase è semplice ma potente. La frase, da giorni, campeggia sui fazzolettini di moltissimi locali, oltre che sugli scontrini. È una campagna di sensibilizzazione nata dall’intuizione di Siro Piantini, titolare della Lp Computer. Un modo per diffondere messaggi con cui stimolare a denunciare condizioni di sofferenza, maltrattamento o violenza. "L’idea è partita due anni fa, dopo il doppio omicidio di Sara Ruschi e della madre Brunetta Ridolfi. Ne rimasi sconvolto. Poi, lo scorso anno una legge ha imposto l’obbligo per tutte le attività commerciali di esporre il cartello con il numero antiviolenza e stalking 1522. Ho pensato che dovevo fare qualcosa" racconta Piantini. Ecco l’idea dello scontrino rosa. Un pezzo di carta che passa fra le mani di tutti, dai bambini agli anziani. "Così ho fatto stampare scontrini rosa con scritto ’Tu non sei sola’ con il numero verde; e nel lato opposto la frase ’D’amore si vive, non si muore’". L’idea sta avendo un grande successo in tutta Italia. "Mi piacerebbe che Arezzo diventasse la capitale della non violenza". Ma come funziona per gli esercenti? "Chi acquista i rotoli dello scontrino rosa non ha costi maggiorati e gli viene dato un kit (cartello, locandine , cavaglierini, tovagliolini da bar e un rendiresto) tutto gratis". Non è finita qui. "Una parte dell’incasso degli scontrini li devolvo al Pronto Donna di Arezzo". Un progetto patrocinato da Regione, Provincia, Comune, Pronto donna e Asl e che ha visto al tavolo di lavoro associazioni di categoria, i quattro torrefattori della città. E poi l’Arezzo calcio, la Asl e numerose associazioni. Progetto al quale, gisi stanno unendo sempre più realtà, in una battaglia che deve diventare universale. "In molti, prendendo un tovagliolino con la scritta, hanno commentato con favore l’iniziativa. "Un piccolo gesto, certo, ma che può fare la differenza, dicono i miei clienti" spiega Maicol Cerofolini, titolare del Caffè Stefano in Corso Italia. Anche la farmacie comunali hanno aderito "con convinzione e all’iniziativa promossa da Piantini - commenta il presidente Ennio Duranti, - ribadendo come, da sempre, siamo sensibili verso le problematiche sociali e impegnati in campagne di informazione di pubblica utilità". Gaia Papi