FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Scoperta vicino a Pietrasanta. In Versilia riaffiora la preistoria. Qui c’era l’uomo di Neanderthal

Dal terreno di Valdicastello Carducci i resti di rinoceronti, ippopotami e vita nelle caverne. I ricercatori: "E’ un sito di grande interesse anche per la presenza di strumenti in pietra".

PIETRASANTA (Lucca)

"C’è poco da commentare: abbiamo ripreso le ricerche dopo un lungo stop di 30 anni ma questa è la scoperta più sensazionale di sempre: siamo emozionati". Le parole a caldo di Deborah Giannessi, presidente e responsabile scientifica dell’associazione "ArcheoVersilia", sono piene di enfasi e stupore. Eppure non renderanno mai l’idea di cosa significhi avere davanti a sé, dal vivo, tracce risalenti al Paleolitico Medio. La consapevolezza che si sta calpestando un luogo vissuto circa 130mila fa dall’uomo di Neanderthal. Sapere di avere tra le mani un dente di rinoceronte, un osso di ippopotamo e resti di cervidi. Gli scavi veri e propri sono programmati per marzo, ma già ora la scoperta avvenuta in una sottogrotta lungo la valle di Valdicastello, a Pietrasanta, ha dell’incredibile.

La frazione che ha dato i natali a Giosuè Carducci continua così a regalare un primato dietro l’altro. Dieci anni fa fu in negativo a causa della contaminazione dell’acqua ad opera del tallio, il metallo pesante citato anche da Agatha Christie di cui prima dell’ottobre 2024 si ignorava l’esistenza in Italia e in Europa. Adesso, invece, per Valdicastello è una giornata storica perché è qui che è stato rinvenuto il primo sito archeologico risalente al Paleolitico Medio dell’intero comprensorio apuoversiliese. La strabiliante scoperta risale ad alcuni giorni fa durante un sopralluogo effettuato da un team tecnico di archeologi, paleontologi e ricercatori guidato dal funzionario della Soprintendenza Giulia Picchi e dalla sua collega Marta Colombo. Insieme a loro c’erano anche la presidente di "ArcheoVersilia" Deborah Giannessi, che è anche responsabile del progetto degli scavi a Valdicastello, l’assessore alle frazioni di Pietrasanta Ermanno Sorbo e il presidente del comitato di Valdicastello Lauro Bonuccelli.

"È stato individuato un sito di grande interesse scientifico – spiega Giannessi – per la presenza di strumenti in pietra appartenenti all’uomo di Neanderthal. I materiali rinvenuti si trovano all’interno di un deposito di breccia ossifera, un conglomerato di ossa fossili che, da un’analisi preliminare, ha evidenziato la presenza di resti di cervide, rinoceronte e ippopotamo, datando il contesto generale della grotta a circa 130mila anni fa. Alcuni materiali sono già stati rimossi per consentire al dipartimento di Paleotologia dell’università di Pisa di studiarli. Speriamo di trovare anche resti umani". Al momento, però, "ArcheoVersilia" preferisce mantenere uno stretto riserbo sul punto esatto del ritrovamento: il rischio è ci vadano persone non competenti, rovinando il contesto scientifico.

Daniele Masseglia