Arezzo, 6 gennaio 2020 - È giunto ormai alla fine il progetto «Rientro Sicuro», lo screening di massa su base volontaria rivolto agli studenti ed al personale scolastico del Casentino che ha visto 8 comuni coinvolti insieme a medici, infermieri e volontari. Nella due giorni di test (1800 circa) è stata riscontrata una sola positività a Bibbiena con un’adesione da parte delle famiglie del 90%.
Un’operazione importante organizzata per proteggere il territorio, le famiglie, le persone fragili e le scuole che si concluderà proprio stamani con gli ultimi tamponi che si svolgeranno a Rassina. «Non era scontato il riscontro ottenuto dalla campagna di screening sulla popolazione scolastica a Bibbiena – spiega il sindaco Filippo Vagnoli – ma tutto è andato più che bene e possiamo portare un risultato importante ai cittadini e alle scuole che potranno ricominciare con più tranquillità.
Ai nostri giovani lasciamo una lezione di civiltà e responsabilità importanti. Grazie a tutti i volontari e professionisti, tra medici ed infermieri, che generosamente hanno risposto all’appello cooperando alla riuscita di un’operazione che non ha eguali dall’inizio della pandemia e che ci rende orgogliosi».
Solo a Bibbiena sono stati fatti 1000 tamponi con il 90% di adesione ed una positività riscontrata, a Poppi invece i test sui ragazzi delle medie sono stati 141 tutti negativi come quelli di Rassina e Chitignano che invece sono stati 185 tra studenti ed insegnanti. A Talla i bambini che hanno deciso di fare il tamponi sono stati 69 mentre a Pratovecchio Stia fra medie, elementari e materna sono stati circa 300 gli alunni che hanno aderito al progetto.
Infine a Castel San Niccolò nonostante la neve sono stati fatti 157 tamponi e 25 a Montemignaio, tutti negativi. Numeri importanti che dimostrano come le famiglie, in un territorio particolarmente colpito dal Covid, abbiano voluto far tornare i propri figli sui banchi di scuola in totale sicurezza.
«I tamponi antigenici rapidi ci hanno consentito di avere una mappatura di massima della pandemia nella popolazione più numerosa a livello scolastico, offrendoci la possibilità di ricominciare in modo più sereno questa ripresa delle lezioni – conclude Vagnoli – non sarà per sempre, ovviamente, ma sapere di poter ricominciare in una condizione di sicurezza, ci fa guadagnare campo in una battaglia che deve farci arrivare in maniera più avvantaggiata possibile al vaccino».