MARCO CORSI
Cronaca

Scritte in piazza Dalla Chiesa a San Giovanni. Fioccano le reazioni

Il Centro Sinistra e Rifondazione Comunista parlano di scritte di chiara matrice fascista e razzista.

Le scritte in piazza Dalla Chiesa

Le scritte in piazza Dalla Chiesa

Arezzo, 10 marzo 2025 – Il gruppo di maggioranza "Centro Sinistra per San Giovanni" ha espresso sdegno e condanna nei confronti di coloro che hanno imbrattato i muri in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. "Scritte e sigle di chiara matrice fascista e razzista", ha tuonato la maggioranza. "Oltre alla natura stessa del gesto, che arreca danno a beni pubblici, privati ​​e al decoro di tutta la città, è il significato profondo dei simboli, anche quando maldestramente rappresentati, ad essere inaccettabile - ha proseguito il centro sinistra - Questi rimandano all'esistenza delle razze umane e all'inferiorita di alcune di esse, al suprematismo bianco e inneggiano al fascismo, in aperto contrasto coi valori fondanti delle nostre comunità e della nostra Costituzione".

"Il fatto è grave, non può essere sottovalutato o declassato e il gruppo esprime con forza la sua solidarietà e il suo appoggio all'Amministrazione per tutte le doverose azioni che la stessa decide di intraprendere per promuovere i responsabilità e riaffermare che San Giovanni Valdarno difende e promuove in ogni caso la dignità umana e della nostra società", hanno concluso gli esponenti della maggioranza. Anche il partito di Rifondazione Comunista del Valdarno ha parlato di fatti gravi da non sottovalutare e da non catalogare come una bravata di ragazzi. Il partito di sinistra si è quindi manifestato pieno appoggio al sindaco Valentina Vadi, che ha sporto immediatamente denuncia alla locale compagnia dei carabinieri.

"In attesa che siano identificati i colpevoli attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza, il gestore del parcheggio è già stato informato per rimuoverle - ha aggiunto il segretario valdarnese di PRC Marco Vichi - Questo clima di sdoganamento del fascismo di cui sono corresponsabili anche i mass-media e tante trasmissioni televisive, sta facendo rialzare la testa ai neofascisti, che con la loro consueta vigliaccheria e volgarità che li contraddistinguono , colpiscono quando sanno di essere impuniti”. Eventi simili di provocazione si erano verificati per le ultime elezioni regionali, quando alcuni manifesti del PD furono strappati e disegnati sopra svastiche e celtiche - ha aggiunto Rifondazione Comunista - Ma anche un annetto fa si erano spinti fino al centro sociale Bujanov, dove sempre di notte hanno imbrattato il muro dei compagni". PRC ha poi ricordato un episodio politico.

"Nel maggio del 2019 fu aperta la sede di Forza Nuova a Montevarchi cercando di far passare l’operazione nel silenzio più assoluto. Anche in quell’occasione - ha proseguito Vichi - la cittadinanza le forze sociali e politiche del territorio non si fecero trovare impreparate, imbastendo una assemblea pubblica il venerdì sera in piazza della Repubblica ed un presidio la domenica dell’evento in una Montevarchi blindata per l’arrivo di Roberto Fiore". "Talmente grosso fu lo sfregio subito, ma più che altro sentito dal territorio, che pochi mesi dopo in ottobre, l’Anpi, alla Ginestra di Montevarchi organizzò l’assemblea costitutiva e fu formato il Comitato permanente antifascista e antirazzista valdarnese. Io in quel tempo ero segretario regionale di una associazione politica (Orizzonte), ma partecipai come semplice cittadino iscritto alla Fiom - ha ricordato Marco Vichi - Fu un bel convegno, di tutto rispetto con interventi ed ospiti di rilievo, ma da quella volta si è fermato tutto non facendo iniziative e riunioni. Quest’anno, visto che siamo agli 80 anni dalla liberazione - ha concluso - sarebbe bello far riprendere il cammino costruendo un argine per qualsiasi rigurgito senza mai abbassare la guardia. A San Giovanni come in tutto il territorio valdarnese non hanno mai avuto spazio e così continuerà ad essere