GAIA PAPI
Cronaca

Scuola di inclusione all’Artistico. A lezione dai manager di Londra

Il preside Tagliaferri: "Serve una didattica che dia a tutti l’opportunità di sentirsi studenti a 360 gradi"

Il liceo artistico di Arezzo

Il liceo artistico di Arezzo

"Una scuola che parte dai singoli e che dia a tutti l’opportunità di sentirsi studenti a 360 gradi", è la concezione di scuola del dirigente del liceo artistico Piero della Francesca, Luciano Tagliaferri. A tal fine sta creando un gruppo di inclusione composto da studenti con il compito di dar vita ad iniziative, occasioni per riflettere e come momenti di formazione. La strada è già scritta. Nei giorni scorsi in via XXV Aprile da Londra è arrivata una formatrice, diversity manager di una grande azienda londinese, (figura incaricata di promuovere la diversità e l’inclusione), che ha messo volontariamente la sua esperienza nella scuola, per gettare le basi del bel progetto. "Quando si parla di inclusione non si parla solo di disabilità, ma anche di razza, di uomini e donne, di provenienza dal nord o dal sud, in modo che ci sia una perfetta inclusione di tutti. L’idea è di creare un gruppo inclusione a 360 gradi, un gruppo di ragazzi, non tanto per il controllo, da noi tutto è molto trasparente, ma per creare iniziative, occasioni, anche come momento di formazione e per riflettere" continua il dirigente. "Il fulcro della scuola è che lo studente si senta accolto, incluso, al proprio posto, solo così tutto va avanti nel modo giusto. Nella grande famiglia di 1500 ragazzi che non manchi mai il rispetto e la sensibilità verso il singolo" spiega il dirigente. "Per ora sono 15 i ragazzi che si sono iscritti per far parte del gruppo inclusione, gruppo che dovrà contare un piccolo numero di studenti; tutti, invece, parteciperanno alla formazione. A fine febbraio partiranno due corsi online di due ore e poi il gruppo sarà chiamato ad organizzare iniziative, momenti di sensibilizzazione tutte volte a mettere al centro il singolo ragazzo" continua Tagliaferri. Cosa impareranno gli studenti? I principi di diversità e inclusione, acquisendo strumenti pratici per applicarli nella tua scuola. Collaboreranno con altri studenti, insegnanti e personale scolastico per realizzare iniziative concrete che favoriscano un ambiente scolastico accogliente per tutti. Diventeranno portavoce del cambiamento, ispirando i compagni con idee e azioni innovative. Infine potranno esporre al dirigente scolastico situazioni che non permettono il sereno sviluppo di principi di inclusione. Inclusione e condivisione, pratiche già ampiamente diffuse al liceo artistico, "Ma ora diventa un modello che viene percepito come messaggio da dare alla scuola, e magari da esportare a livello nazionale".